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Coronavirus, i presidenti della Regione contro Conte e dpcm. Musumeci: “Serve responsabilità”

Tutti i presidenti delle regioni hanno manifestato contro il nuovo decreto emanato dal Premier Giuseppe Conte

Mediagol52

La protesta di tutti i Presidenti della Regione.

Nella serata di oggi il Premier Giuseppe Conte ha emanato il nuovo decreto che entrerà in vigore a partire dal 18 maggio: l'Italia, dopo una prima fase di riapertura dal 4 maggio, continuerà il graduale processo di ritorno alla normalità cercando di non sprecare tutti i passi importanti compiuti durante i due mesi di quarantena obbligatoria e non far crescere nuovamente la curva dei contagi.

In questi giorni tutti i presidenti delle varie regioni italiane, che da lunedì inizieranno a lavorare in autonomia, si erano costantemente confrontate con il Governo centrale e avevano stabilito di comune accordo il testo del decreto. I governatori attendevano dunque oggi la pubblicazione di tale documento per stilare la propria ordinanza che sarà valida dal 18 maggio, ma è sorto un problema molto delicato: il testo del dpcm era differente rispetto a quello che i presidenti avevano concordato con Giuseppe Conte e gli altri ministri.

Per tale ragione tutti i presidenti hanno chiesto un incontro immediato con il Premier, attualmente ancora in atto, per chiedere la revisione repentina del nuovo dpcm. Ad annunciarlo è stato anche Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, che ha annunciato la notizia tramite un post sul proprio profilo Facebook:

"Con tutti i presidenti di Regione italiani siamo tornati a riunirci adesso, a tarda notte, con il presidente del Consiglio Conte. Rivendichiamo il diritto di fare ripartire le attività economiche e iniziare il graduale ritorno alla normalità. Serve responsabilità. E chiediamo al governo centrale di recepire le nostre linee guida adottate da tutte le Regioni italiane. La mia ordinanza è già predisposta. Nessuno vuole fare strappi, ma la gente inizia a non capire".

A comunicare il suo dissenso è stato anche il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che sul proprio profilo ha postato questo messaggio:

"Siamo ancora in ufficio perché la Conferenza delle Regioni sta per riunirsi quasi all'una di notte per un confronto urgente con il Premier Conte e il Ministro Boccia. Il Decreto del Presidente del Consiglio che dovrebbe aprire da lunedì la nuova fase del Paese non corrisponde all’accordo politico raggiunto ieri. Le linee guida per la riapertura delle attività commerciali, concordate con le categorie, devono essere chiaramente recepite. Serve un’assunzione di responsabilità e coraggio. Sennò troppi pareri tecnici e troppi cavilli affonderanno l’Italia definitivamente. Noi non ci stiamo!".