L'elogio di Federico Bernardeschi.
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Coronavirus, Bernardeschi: “Medici e infermieri stanno compiendo un miracolo umano”
Il centrocampista della Juventus ha espresso la sua opinione in merito all'emergenza Coronavirus che sta affrontando l'Italia
L’emergenza Coronavirus sta continuando ad impegnare quotidianamente i medici, gli infermieri e le forze dell’ordine, che stanno lavorando senza sosta per salvare quante più vite possibili e per far rispettare ai cittadini le misure restrittive imposte dal Governo italiano. Da poco più di due settimane sono iniziati ad emergere i primi risultati del lungo periodo di quarantena, con il numero dei tamponi positivi che continua a diminuire gradualmente e con un aumento esponenziale di pazienti guariti e non più bisognosi di un posto letto in terapia intensiva.
A commentare il difficile periodo che sta vivendo l'Italia è intervenuto Federico Bernardeschi, centrocampista della Juventus, che durante un'intervista rilasciata ai microfoni di The Athletic ha espresso la sua gratitudine ai medici e gli infermieri per lo splendido lavoro che stanno compiendo:
"È fondamentale sapere cosa sta succedendo attorno a te in questo momento di difficoltà e sperare ogni giorno di sentire notizie positive che magari il giorno prima non c’erano. Piano piano stiamo venendo fuori da questa brutta situazione, ma c’è ancora tanto da fare. Ho i brividi quando ascolto quello che stanno facendo gli infermieri e i medici per aiutare il prossimo. È un miracolo umano. Io buonista? Per me è un complimento. Nel mondo di oggi dovrebbe esserci più umanità e meno egoismo, sia a livello personale che governativo e politico. Bisognerebbe pensare di più a quelle famiglie che in questo momento sono in difficoltà invece che guardare soltanto il proprio orticello di casa. Spero che questa situazione ce l’abbia fatto capire. Il futuro dopo l'emergenza? Mi ha colpito vedere tutta l’Italia alle sei di sera sul balcone a cantare l’inno italiano, tutti insieme. Vuol dire che come Paese siamo uniti, siamo una bella Nazione. Spero che appena finirà l’emergenza si potrà tornare nelle piazze a festeggiare, cantare, urlare e a gioire tutti insieme per essere usciti da questa situazione".
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