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AIC, Tommasi: “Il dramma sono i morti per Coronavirus, non la mancata fine dei campionati. Assegnazione titoli? Ecco cosa penso”

Le dichiarazioni del numero uno dell'AIC, Damiano Tommasi, in merito alla ripresa del calcio italiano a seguito dell’emergenza Coronavirus

Mediagol22

Parla Damiano Tommasi.

L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus continua a mettere in ginocchio l’Italia, che tuttavia sta iniziando ad avviarsi verso una parziale riapertura tramite la fase due. Anche in calcio, in questi giorni, sta valutando tempi e modalità di ripresa. La Lega Serie A si è riunita poche ore fa in video-conferenza, confermando la volontà unanime di terminare sul campo la stagione, ma ancora nutre ancora alcuni dubbi in merito a tale ipotesi.

Il presidente dell’Associazione italiana calciatori, tra le righe del settimanale Chi, ha detto la sua a proposito della complessa questione, su cui i vertici del calcio, nel rispetto delle direttive emanate dal Governo italiano, dovranno mettersi d’accordo: “Se non si dovesse riprendere, non sarebbe un dramma non assegnare i titoli: il dramma sono i morti e i malati. I titoli si assegnano solamente se ci sono le giuste condizioni. Io, come presidente dell’AIC, sono stato tra i primi a dire di chiudere tutto e di affidarsi alla scienza. Adesso la previsione ottimistica è quella di tornare in campo senza pubblico. I tempi sono incerti ma lunghi: andrà garantita la sicurezza di tutti”.