TORINO-PALERMO

Torino-Palermo 3-0: rosa in partita per un tempo, poi i granata calano il tris

Palermo compatto e reattivo per un tempo, poi il Torino cambia marcia e la chiude

Mediagol ⚽️

Palermo

Difficile pretendere di più. Il Palermoin itinere regge bene l'irto per un tempo al cospetto di un avversario di categoria superiore prima di sfaldarsi fisiologicamente nella ripresa. Corto, coeso, reattivo ed a tratti pungente per cinquanta minuti di match, la compagine rosanero ha reso la vita difficile al Torino di Juric fino al sinistro spartiacque di Lukic,all'alba della seconda frazione, che ha rotto l'equilibrio e mutato inerzia, tattica e psicologica, di una gara chiaramente impari tra le contendenti sul piano dei valori tecnici e della statura complessiva.

Gap tecnico evidente tra le due formazioni, che è impietosamente emerso alla distanza, complice il calo di energie tra i rosa e la crescita esponenziale, in termini di ritmo ed intensità, dei padroni di casa. Non era semplice preparare adeguatamente, sotto il profilo mentale e psicologico, la partita che segna la fine del breve ma onorevolissimo interregno del tecnico ad interimDi Benedetto. Specie dopo il trambusto nervoso, tecnico ed emotivo, figlio delle dimissioni fragorose del binomio composto da Silvio Baldini e Renzo Castagnini, L'articolato ed estenuante casting alla ricerca del nuovo allenatore, che ha visto prevalere la candidatura di Eugenio Corini, ha catalizzato attenzioni e ribalta in questa settimana di vigila della sfida disputata all'Olimpico Grande Torino. Tuttavia, il Palermo, nella prima parte della sfida, è riuscito ad opporre una resistenza strenua e lodevole, con le ovvie sofferenze del caso, almeno finché gambe e testa di De Rose e compagni hanno risposto alle sollecitazioni.

Il solito 4-2-3-1, marchio di fabbrica dell'era Baldini, aveva disegnato sul rettangolo verde un Palermo ordinato, lucido ed a tratti aggressivo in avvio di gara. Pressing alto ed armonioso a togliere tempo e spazio alle iniziative granata, abnegazione e disciplina in fase di non possesso, qualche ficcante ripartenza per insidiare un Toro non sempre irreprensibile nella gestione della fase difensiva.  Con Nedelcearu e Sala apparsi subito performanti nei rispettivi ruoli ed integrati nei meccanismi del pacchetto arretrato, De Rose e Broh a far legna e dirigere il traffico in mediana, Elia a garantire gamba, equilibrio e dinamismo sul versante destro del tridente, Floriano pronto a mettere la sua qualità sul fronte opposto al servizio di Brunori.

Il bomber italobrasiiliano ha subito chiamato Milinkovic Savic agli straordinari con un bel destro a giro, Elia ha sprecato con un mancino ciccato una bella percussione palla al piede. Soleri, generoso ed instancabile in pressing sul giropalla di Lukic e compagni, anche se un pizzico arruffone e non sempre abile nella gestione e copertura della sfera. Per la prima mezzora, gli uomini di Di Benedetto hanno disinnescato con letture, uscite e chiusure puntuali ogni accenno di proposta granata e Pigliacelli ha dormito sonni tranquilli. Poi si è acceso il talento di Radonjic,Ola Aina e Seck hanno scalato le marce e i rosa hanno trascorso un brutto quarto d'ora in chiusura di tempo.

La ripresa si è aperta con un'altra chance per Floriano, bravo Milinkovic Savic a sventare il suo destro chirurgico. Preludio beffardo al gol di Lukic, sinistro radente dai venti metri, che ha definitivamente messo le ali al Torino. Il Palermo ha pure avuto due grosse chance per il pari, con Floriano ed ancora Brunori. Troppo egoista nella circostanza il numero nove ospite che, dopo un delizioso sombrero su Rodriguez, ha preferito calciare anziché servire il liberissimoElia sul fronte destro dell'area di rigore granata. Ultimo sliding doors del match, prima che Radonjic continuasse ad imperversare, in virtù di un palese strapotere fisco e tecnico sugli avversari,. firmando il raddoppio su perfetto cross di Lukic.

Liberatosi da ogni scoria psicologica, il Torino ha tracimato su un Palermo provato atleticamente e nel morale. I rosanero hanno perso distanze e fiducia, allungandosi e sfilacciandosi oltremodo, la maggiore statura complessiva dei granata si è dipanata impietosamente su voragini ed interspazi, generando trame corali di pregevole fattura ed occasioni in serie. La girandola di cambi, con gli ingressi di Crivello, Stoppa, Damiani, Silipo e Somma, nulla ha aggiunto ad una sfida che aveva già emesso il suo verdetto. Anzi è stato un subentrante del Toro, l'ex Monaco Pellegri, a firmare il tris dei piemontesi su assist di Singo, suggellando il passaggio del turno di Ola Aina e compagni.

Il Palermo archivia il capitolo Coppa Italia e si appresta ad aprire l'era Eugenio Corini. 'Icona e uomo simbolo da calciatore nella storia del club rosanero, l'ex tecnico del Brescia dovrà cercare di plasmare sul piano tattico, motivazionale e psicologico, in tempi ragionevoli, una squadra che è chiaramente un cantiere aperto. Fornendo indicazioni precise ed inconfutabili  al management del club in merito ai tasselli da innestare in ottica calciomercato, al fine di alzare  livello di competitività e varietà di opzioni in seno ad una rosa che già la prossima settimana farà il suo debutto nel campionato di Serie B 2022-2023.

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