"Il ricordo della finale di Coppa Italia disputata con la maglia del Palermo contro l'Inter è sempre molto bello. La Tim Cup è una manifestazione che all'inizio viene un pò snobbata da tutti, ma basta entrare nel clou per vivere grandi emozioni. Noi abbiamo vissuto un grandissimo sogno. Il nostro percorso è stato esaltante ed importante. Ricordo la partita di quarti di finale contro il Parma: è stata un pò il crocevia della nostra annata. Abbiamo vinto ai rigori dopo i supplementari ma è stato un match molto entusiasmante. Il destino ha voluto che fossimo noi a qualificarci al turno successivo e da lì si è aperta la strada fino ad arrivare a Roma. Il giovane Jara Martinez ebbe personalità e serenità nell'andare a battere il rigore decisivo, come se li avesse sempre calciati. Ricordo che anche io ho battuto uno dei rigori in quella sequenza. Nella mia carriera ne avrò calciati più o meno due, di cui uno fuori dallo stadio - scherza Balzaretti -. Il destino ha voluto che segnassi e da lì si è aperta una strada meravigliosa. Le altre due partite che, secondo me, sono state straordinarie, per intensità e qualità della prestazione nella nostra storia, sono la semifinale di ritorno contro il Milan allo Stadio Renzo Barbera e la sfida decisiva contro la Sampdoria dell'anno prima, che sarebbe potuta valere l'accesso alla Champions League. Sono le due gare che ricordo fortemente, entrambe permeate dallo stesso spirito di compattarci, sacrificarci e vincere da squadra. Il nostro modo di giocare era estremamente audace e propositivo, il Palermo di Delio Rossi non speculava mai sul risultato o si trincerava dietro condotte tattiche attendiste, quella squadra voleva sempre e comunque a fare la partita".