/www.mediagol.it/assets/uploads/201701/screen-sorrentino-chievo.png "Chievo, Sorrentino: “Ritiro? Amo questo lavoro, devo avere cura di me. Quando non avrò più fisico e testa…”")
Di appendere scarpini e guanti al chiodo non ne vuole proprio sapere, le 39 candeline appena spente non fanno di certo paura a Stefano Sorrentino.
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Chievo, Sorrentino: “Ritiro? Amo questo lavoro, devo avere cura di me. Quando non avrò più fisico e testa…”
L'ex portiere rosanero non vuole sentire parlare di ritiro dal calcio giocato
Tornato al nel 2016 Chievo dopo la precedente esperienza triennale al Palermo, l'estremo difensore dei clivensi non ha intenzione di dire addio al calcio giocato nel breve periodo, così come confermato in un'intervista rilasciata al magazine ufficiale del club veneto: "Io un highlander? No, amo il mio lavoro e per svolgerlo al meglio devo avere cura di me stesso, facendo attenzione ai minimi particolari. Finché il fisico e la testa me lo permetteranno sarò contento di fare la mia parte. Se ho la possibilità di giocare ancora ad alti livello lo devo al Chievo, ai preparatori e ai miei compagni. Mi piace ancora molto giocare e per adesso cerco di non pensare a quando lascerò l'attività agonistica" .
La stagione volge al termine, un'annata complessa per il club gialloblu che non naviga in acque sicure. Sono solo 2 i punti che dividono il Chievo dal terzultimo Crotone, contro il Torino sarà importante vincere per allontanarsi sempre più dalla zona calda della classifica: "Stiamo attraversando una fase in cui tutto gira storto. Col Milan e col Napoli abbiamo dimostrato di potercela giocare fino alla fine. Per uscire da questo momento dovremo lavorare ancora più intensamente. Rispetto all'anno scorso la classifica è molto più corta, ciò dimostra che il torneo è più livellato. Dobbiamo trovare la forza dell'unità di intenti che deve animare la squadra e tutti coloro che hanno a cuore il Chievo. Contro il Torino dovremo dare tutto fino in fondo perché la Serie A è per tutti un patrimonio prezioso che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto e che dobbiamo conservare per noi e per chi giocherà per il Chievo dopo di noi".
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