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Crisi Chievo Verona, parla Sorrentino: “Non voglio finire la carriera così, basta retrocessioni…”

Crisi Chievo Verona, parla Sorrentino: “Non voglio finire la carriera così, basta retrocessioni…”

Le parole del portiere del Chievo Verona dopo il ko nel derby: "Io li capisco i tifosi, ma dobbiamo rimanere in A e lo dobbiamo fare tutti insieme"

Mediagol7

"La gente ha ragione ad essere arrabbiata ma farci la guerra l'un con l'altro non ha senso".

Parola di Stefano Sorrentino. E' un momento tutt'altro che positivo per il Chievo Verona di Rolando Maran, reduce dalla sconfitta maturata in occasione del derby contro l'Hellas Verona e fermo a quota venticinque punti in classifica. Attualmente i gialloblu si trovano ad appena una lunghezza di distanza dalla Spal terzultima, costretti a lottare dunque per la salvezza.

Intervenuto in conferenza stampa, il portiere Stefano Sorrentino ha parlato della delicata situazione e dello stato d'animo della squadra in vista dei prossimi match ufficiali, mandando di fatto un messaggio ai supporter del Chievo.

"Vogliamo tenere il Chievo in A? Se sì, benissimo. Quello che serve è allontanare i malumori ed evitare qualsiasi tipo di incazzatura. Chi viene allo stadio deve aiutarci. Poi, a fine gara o a fine campionato i tifosi potranno fare liberamente le loro valutazioni. Durante la partita, però, ci serve il loro sostegno perché questo è un momento di difficoltà e ve lo dice uno che tra pochi giorni compirà 39 anni. Per questo è fondamentale restare uniti - ha dichiarato l'ex capitano del Palermo -. Le polemiche che leggo sui social o che sento dagli addetti ai lavori non servono a niente. Leggo che tanti danno la colpa alla linea verde scelta dalla società. Ma che significa? Il Chievo è uno e uno solamente. Al di là dei nomi scritti sulla distinta. Ora inizia un nuovo campionato e ogni punto sarà quello che potrà darci la salvezza. Per alcuni di noi potrebbe essere o l'ultimo o il penultimo anno di carriera e sinceramente non abbiamo nessuna intenzione di finire la nostra carriera con una retrocessione. Lotterò con le unghie e con i denti per cercare di arrivare alla matematica salvezza. Il Chievo è sempre stata definita una squadra spigolosa, rompipalle. Ultimamente non lo siamo più, dobbiamo tornare ad essere odiosi. Io li capisco i tifosi: cosa vuoi dire ad un tifoso che ha speso dei soldi per venire in trasferta, o che è partito alla volta di Benevento? Nulla, ma serve equilibrio. Siamo una squadra in difficoltà, lo sappiamo. Dobbiamo rimanere in Serie A, e lo dobbiamo fare tutti insieme".