"Fosse per me tornerei a giocare, se si potesse. Stare così in casa non fa per me. Dopo l’Inter ho scelto Cagliari perché è una piazza dove sono cresciuto, dove ho famiglia e amici e perché il presidente Giulini mi ha chiamato più volte per raccontarmi il progetto e per dirmi quanto credesse in me. Qui sono cresciuto grazie a Daniele Conti e Alessandro Agostini. Un giorno mi hanno portato negli spogliatoio, io pensavo mi volessero riempire di botte e invece mi hanno parlato. Da lì ho rigato dritto dopo un periodo complicato. Fu difficile lasciare Cagliari all’inizio, e Roma non la scelsi per i soldi ma perché amavo l’ambiente giallorosso".
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