La scoppola di Udine condanna, o quasi, il Palermo in Serie B, ma il presidente Paul Baccaglini crede ancora che la squadra di Lopez possa ancora giocarsela.
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Paul Baccaglini: “Zamparini dice la sua, ma decido io. Giocatori onorino la maglia, piano A e piano B…”
L'intervista in versione integrale al presidente del Palermo, Paul Baccaglini: "Noi, ai tifosi, dobbiamo la coerenza al progetto e il rispetto alla maglia. Si può andare in Serie B, ok, ma bisogna andarci a testa alta. Ecco il piano A e il piano B".
Sì, squadra di Lopez perché contrariamente a quanto ipotizzato tra la serata di ieri e la mattinata di oggi, sarà il mister uruguaiano a guidare i rosa fino al termine della stagione. "Ribadisco a tutta Italia che sono io il presidente del Palermo Calcio, e nessun altro - ha iniziato il suo intervento a Radio 24, l'ex Iena Paul Baccaglini -. Zamparini voleva licenziare Lopez? Diciamo che non è facile sicuramente il distacco tra Zamparini e il Palermo. Forse si è fatta un po' di confusione. Io dialogo con Zamparini, ma parlo con lui come parlo con tutti gli altri... Zamparini ha le sue opinioni, ma decido io. Diego Lopez fino a fine stagione, non si discute".
Argomento tecnico archiviato, dunque. L'intervista vira dunque su altri aspetti: "Cosa mi ha colpito di più in questi giorni? Il mondo del calcio ha tutta una serie di regole che finché non ci metti la faccia non puoi capire. Ho capito che c'è una voglia matta di fare scandalo e c'è una voglia di parlare di tutto fuorché di calcio. Però - precisa - a me fa piacere questa esposizione mediatica in tutto il mondo. Il pubblico di Palermo è straordinario, lo è stato anche a Udine ieri. Non so se tutti i calciatori del Palermo hanno capito il peso di questa maglia: Palermo è una piazza importante e serve qualcosa in più per continuare a sperare nella salvezza", sottolinea Baccagliniche poi delinea i due scenari: piano A e piano B...
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