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Champions League, Atalanta: un punto tiene in vita gli orobici. La Dea passa il turno se…

L'Atalanta si trova all'ultimo posto della classifica del girone C di Champions League con un punto, ma non è finita: la Dea può ancora sperare nella qualificazione

Mediagol22

L'Atalanta ha conquistato questa sera il primo punto storico in Champions League.

La Dea, dopo tre sconfitte agli ottavi, ha raccolto un risultato utile pareggiando con la capolista indiscussa del girone C, il Manchester City. Un punto che tiene ancora in vita gli orobici, che a due giornate dalla fine del turno si trovano all'ultimo posto della classifica. Shaktar Dinamo Zagabria, che si sono sfidate quest'oggi (r.f. 3-3), hanno finora collezionato 5 punti a testa, con gli ucraini in vantaggio grazie agli scontri diretti. I numeri dicono che, per conquistare gli ottavi, la squadra di Gian Piero Gasperini dovrà compiere un'impresa, ma non si tratta di un'impresa impossibile.

Il club di Bergamo sfiderà il 26 novembre la Dinamo Zagabria tra le mura amiche e l'11 dicembre lo Shaktar in Ucraina. Vietato sbagliare: agli orobici servono sei punti in due partite. Al contempo, la squadra dovrà affidare le proprie sorti alla capolista Manchester City, che ha già la qualificazione in pugno. La squadra di Pep Guardiola, per dare una preziosa mano alla compagine italiana, dovrà anch'essa vincere entrambe le due ultime gare, pareggiarle entrambe oppure vincerne una e pareggiare l'altra. In sintesi, le due dirette sfidanti non dovranno conquistare più di un punto nei 180' a disposizione. Nel caso in cui, infatti, anche soltanto una tra Shaktar Dinamo Zagabria riuscisse a battere gli inglesi, gli eventuali 7 punti raccolti dalla Dea nella fase a gironi non sarebbero più sufficienti.

L'Atalanta, ad ogni modo, può ancora puntare al terzo posto nel girone, che gli permetterebbe di approdare in Europa League. Nel caso in cui gli orobici vincessero entrambe le gare, soltanto l'eventualità che il Manchester City venga sconfitto nelle ultime due giornate li porterebbe all'ultimo posto della classifica, dunque fuori da ogni competizione. In mancanza delle due vittorie della Dea, gli scenari variano invece in virtù dei risultati delle dirette sfidanti e della differenza reti.