Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Balzaretti: “Ilicic uno dei più forti in Serie A, è cambiato qualcosa in lui. A Palermo era indegno, nei prepartita…”

VALENCIA, SPAIN - MARCH 10: (FREE FOR EDITORIAL USE)  In this handout image provided by UEFA, Josip Ilicic of Atalanta recieves the man of the match award and also the match ball after he scores all 4 goals of the match for his team during the UEFA Champions League round of 16 second leg match between Valencia CF and Atalanta at Estadio Mestalla on March 10, 2020 in Valencia, Spain. (Photo by UEFA - Handout via Getty Images)

Federico Balzaretti, l'ex Roma e Palermo, racconta a tutto tondo l'ex compagno rosanero Josip Ilicic: dagli esordi al poker in Champions League

Mediagol8

Federico Balzaretti racconta Josip Ilicic.

Nel corso della sua lunga carriera, l'ex terzino del Palermo e della Nazionale italiana, ha potuto ammirare tanti giocatori dalla classa sopraffina: da Nedved a Marchisio, ai tempi della Juventus, fino a Totti a De Rossi, ai tempi della Roma, e molti altri ancora. Tuttavia, uno su tutti, ha colpito maggiormente il classe '81 per l'incredibile evoluzione: si tratta del fuoriclasse sloveno, oggi trentaduenne ed è l'anima, genio e sregolatezza dell'Atalanta di Gasperini.

Balzaretti, attualmente dirigente sportivo, intervenuto ai microfoni di Goal.com, ha rivelato aneddoti e retroscena sul suo ex compagno ai tempi del Palermo. Tutto ebbe inizio nell'agosto 2010, preliminari di Europa League; da una parte il Palermo, dall'altro il Maribor di Ilicic: "Tra il match d'andata e quello di ritorno si diceva che lui e Bacinovic fossero già stati acquistati dal Palermo. Avevamo vinto 3-0, ma al ritorno in Slovenia stavano perdendo 2-0 e ricordo che scherzosamente li minacciavamo: 'guardate che poi dovete venire a Palermo, se poi ci eliminate sono cacchi vostri' - ricorda sorridente Balzaretti -. Fortunatamente poi ci qualificammo."

Immancabile poi la parentesi concerne sul suo sbarco al Palermo e sulla sua indole tutt'altro che attiva ed estroversa: "Sembrava Olivia di Braccio di ferro. Arrivò con un marsupio e un paio di jeans strettissimi che mettevano in risalto quelle gambine magrissime. Ti chiedi come fa a essere così rapido un giocatore con queste leve o così tecnico un giocatore con questi piedi. Lui è tutto una contraddizione: lo chiamavamo la 'nonna'. Com'era caratterialmente? Lo vedevi sempre con quell'atteggiamento particolare. Nel prepartita era indegno, voleva essere lasciato tranquillo, correva a 3-4 chilometri all'ora, poi arrivava il momento di esercitarsi sui tiri e allora dava spettacolo. Alle difficoltà non reagiva mai come doveva reagire, se le cose andavano bene rendeva, altrimenti si buttava giù".

Chiosa finale sull'incredibile evoluzione di Ilicic sotto la guida di Gian Piero Gasperini: "La svolta è stata capire come affrontare le cose, la sua crescita, lo switch è stato mentale. La grande differenza nel leggere le situazioni durante la partita, sapere sempre prima cosa fare. Oggi è sicuramente tra i tre giocatori più forti della Serie A".