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Atalanta-Manchester City, Gomez: “La nostra è stata una crescita costante, Bergamo una città passionale. Gasperini? Da quando è arrivato…”

Il capitano della compagine orobica ha parlato della crescita costante che ha travolto il club bergamasco nelle ultime tre stagioni: dall'Europa League alla storica qualificazione in Champions League

Mediagol77

L'Atalanta è all'ultima spiaggia in Champions League.

La compagine orobica mercoledì sera affronterà tra le mura amiche il Manchester City, solo con una vittoria i bergamaschi resterebbero attaccati all'Europa e potrebbero giocarsi almeno una qualificazione in Europa League. L'obiettivo dei nerazzurri è quindi il terzo posto, l'avventura in Champions non è iniziate nel migliore dei modi per gli uomini di Gasperini che comunque può contare su una rosa di valore che sta stupendo anche in campionato. Sul momento vissuto dall'Atalanta si è espresso il capitano Alejandro Gomez, il "Papu" ha così parlato ai microfoni di Uefa.com.

"È un tecnico con uno stile di calcio definito, unico in Italia. Vuole che le sue squadre giochino all’attacco e puntino a vincere in qualsiasi stadio. Ha cambiato la mentalità del club e dei calciatori. È questo che ci ha aiutato a centrare i nostri obiettivi in questi anni. Quando sono arrivato l’Atalanta lottava per non retrocedere, e da allora siamo cresciuti costantemente, da quando è arrivato Gasperini. Abbiamo iniziato a giocare un calcio più divertente e migliore, e abbiamo iniziato a conquistare grandi risultati, dalla qualificazione alla UEFA Europa League in poi. Sono stato capitano per diversi anni adesso, ed è una grande responsabilità, ma anche un’emozione speciale. Devo essere da esempio per tutti i giovani calciatori nel club, con aiuti e consigli. Anche io sono stato giovane, ho fatto i miei errori e ho imparato dai giocatori più esperti. Io dò sempre consigli ai più giovani, in campo e fuori dal campo. L’etica del lavoro di Bergamo e della sua gente è la chiave. Ovviamente quando sono arrivato qua avevo già una certa esperienza, già 26-27 anni e la stabilità della mia famiglia, mia moglie e mio figlio. È una città tranquilla, con tanta passione e voglia di vedere l’Atalanta sempre migliorare. È uno spirito che ha svolto un ruolo chiave nella crescita del club. Abbiamo visto l’Atalanta migliorare anno dopo anno, e questo spirito ha avuto un impatto decisivo sulle prestazioni dei giocatori".