Parola a Marten De Roon.
serie a
Atalanta, De Roon: “Prenderei volentieri uno schiaffo da Ibra. Con Gasperini altri cinque anni? Non ce la farei”
Le dichiarazioni del centrocampista olandese alla corte di Gasperini
Il centrocampista olandese dell'Atalanta ha parlato così ai microfoni di Cronache di Spogliatoio: "Questa crescita l’ho avuta con Gasperini. Vuole che giochiamo palla a terra. Il lancio lungo ce l’ho, ce l’ho sempre avuto, ma lo utilizzavo di più il primo anno con Reja, quando giocavo ancora di più in mezzo al campo. In generale ho avuto una crescita abbastanza importante negli ultimi cinque anni, secondo me. Comunque lo dico sempre che con Gasperini non ce la farò a giocare altri cinque anni con questo ritmo lì in mezzo, perché devi correre davvero tanto. Secondo me posso giocare anche nei tre dietro, però ricordiamoci che all’Atalanta anche i tre dietro corrono tanto eh. In fase difensiva posso migliorare. Tra tre o quattro anni mi vedo come difensore. Ora sono più maturo, so dare equilibrio, mi piacerebbe attaccare un po’ di più, non forse a fare l’ultimo passaggio decisivo, ma a gestire il pallone più avanti. Ci dice sempre di passare e giocare in verticale. Meglio perdere il pallone lontano dalla propria porta che vicino. Anche perché se giochiamo in orizzontale o all’indietro, piano piano si arriva al portiere, ti schiacci e in generale è più facile far pressare l’avversario , che così si ritrova sempre a correre in avanti, e non a retrocedere per recuperare. In allenamento non facciamo mai un possesso palla di quantità, con tanti passaggi, ma cercando di giocare sempre in avanti, in modo più diretto".
IBRAHIMOVIC – "Tornando all’esempio di Zlatan non è una questione di milanisti o tifosi di altre squadre, succederebbe anche con un napoletano o un tifoso dello United. Cosa succederà quando ci rivedremo? Forse mi darà uno schiaffo (ride), avrebbe anche ragione! Lo prenderei volentieri".
AMBIZIONI DELL’ATALANTA – "È difficile, molto difficile. C’è una parte di te che vorrebbe vincere un trofeo, lo Scudetto, qualcosa. Poi dall’altra parte la vita a Bergamo mi piace, la mia famiglia sta bene qui, la società è seria. E di nuovo però pensi se ci fosse la possibilità di fare il salto in una big storica come l’Inter o la Juventus. Ma l’Atalanta ad oggi, ogni stagione, è sempre tra i primi quattro posti della classifica. Gioco in Nazionale, mi sento importante. Mi piacerebbe finire la mia carriera qui, poi nel calcio non si sa mai, ma ad ora la sensazione è questa".
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