La parabola discendente di Emmanuel Adebayor.
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Paraguay, il vicepresidente dell’Olimpia Asuncion: “Adebayor? Impossibile continuare il nostro contratto”
Il vicepresidente dell'Olimpia Asuncion ha parlato del rapporto di certo non idilliaco con l'ex attaccante dell'Arsenal, Emmanuel Adebayor
Nel lontano 2006 l'Arsenal acquistò dal Monaco un giovane ma molto talentuoso attaccante originario del Togo, che contro tutte le aspettative divenne ben presto il sostituto di Thierry Henry: durante la stagione 2007-2008, il classe '84 realizzò ben 30 gol in 49 presenze totali, conquistandosi meritatamente una candidatura a Miglior giocatore africano dell'anno.
Adebayor non riuscì mai ad emulare e ripetere calcisticamente quell'annata straordinaria, ma nonostante ciò è riuscito comunque a costruirsi un curriculum molto rispettabile, vestendo maglie di top club europei come quelle di Manchester City, Real Madrid e Tottenham: tuttavia il centravanti togolese ha conquistato soltanto un trofeo nel corso della sua carriera, ossia la Copa del Rey con i blancos.
Dopo le quattro stagioni vissute con gli Spurs, l'ex Arsenal ha continuato a girare il mondo fino ad arrivare alla stagione attuale, durante la quale ha firmato per l'Olimpia Asunción, una delle squadre più importanti del calcio paraguaiano. L'avventura in Sud America di Adebayor non è stata però fortunata, considerato che è sceso in campo soltanto in due gare di Copa Libertadores: contro la Defensa inoltre, è stato espulso dopo un bruttissimo intervento su un giocatore avversario.
A parlare del suo futuro è intervenuto il vicepresidente dell'Olimpia, Pedro Balotta, che durante un'intervista rilasciata ai microfoni dell'ente radiofonica ABC 730 AM ha palesato le intenzioni del club: "Oggi il calcio è cambiato. Adebayor non si trova in Paraguay e penso che sia molto difficile continuare il nostro rapporto lavorativo, non è possibile mantenere un contratto nella situazione attuale. E' venuto qui per giocare la Copa Libertadores, non per il campionato locale. Dobbiamo capire cosa fare in futuro e come superare questa situazione molto complicata. Nessuno può garantire lavoro o stipendio a chi lavora nel mondo del calcio. Non possiamo sapere quanto durerà questa emergenza".
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