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PSG, Mbappé: “Zidane e CR7 i miei idoli. Voglio il mio nome inciso sui libri della storia del calcio”

L'attaccante del PSG ha parlato dei modelli a cui si ispira e del suo desiderio di conquistare la Champions League

Mediagol52

Il sogno di Kylian Mbappé.

A causa dell'emergenza Coronavirus che ha tenuto il mondo del calcio fermo per due mesi, la stagione della Ligue 1 si è già conclusa con la vittoria dello scudetto assegnata d'ufficio al PSG, che aveva comunque un importante vantaggio sulle inseguitrici già prima dello stop.

In attesa di comprendere se il club parigino potrà giocare o meno la Champions League, Mbappé ha concesso una lunga intervista ai microfoni del Daily Mirror, svelando i nomi dei suoi due idoli: "Il mio primo idolo è stato Zinedine Zidane, poi Cristiano Ronaldo. Ha vinto molto e ancora oggi è un vincente. Hanno lasciato il segno nella storia del calcio, e anche io voglio lasciare il mio capitolo nei libri di storia".

Sulle sue ambizioni future: "Il prossimo anno ci sarà l'Europeo e voglio vincerlo con la Francia. La mia più grande ambizione è vincere la Champions League, essere parte del PSG che vincerà la prima Champions della sua storia sarebbe molto speciale".

Mbappé ha già vinto il premio Golden Boy nel 2017, e nelle prossime stagioni cercherà di rubare il trono condiviso da CR7 e Lionel Messi, conquistando il Pallone d'Oro: "Sarebbe bello vincerlo, ma non è una cosa che non mi fa dormire la notte. Non credo di doverlo vincere in questa stagione o nella prossima, non devo fissare un limite di tempo. La mia priorità è sempre il PSG. Se i premi individuali sono frutto delle mie buone prestazioni, sono un bonus".

Sul Liverpool di Jurgen Klopp: "Questa stagione in Premier League sono stati come una macchina, hanno reso la vittoria del titolo una cosa facile e non lo è mai. Per fare quello che hanno fatto loro ci vuole un ottimo allenatore e duro lavoro".

Infine un commento sulla sua fondazione, "Inspired By KM", che ha l'obiettivo di aiutare un gruppo di 98 bambini di età compresa tra 9 e 16 anni a realizzare il loro sogno e in futuro a inserirsi nella vita lavorativa: "Ci sono molti ragazzi che hanno molto potenziale, ma che non hanno i soldi o l'opportunità di svilupparlo. Voglio rendere le loro vite diverse".

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