Parola a Maurizio Zamparini.
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Zamparini: “Con Tedino qualcosa non ha funzionato. Stellone non era contento di restare, dopo il mercato però…”
Le dichiarazioni del patron del Palermo, Maurizio Zamparini, che spiega le motivazioni dietro al cambio di guida tecnica sulla panchina del club rosanero
Il patron del club rosanero, intervistato da Il Corriere dello Sport, dopo essersi soffermato sulla decisione del TARdel Lazio che ha respinto l'istanza cautelare nell'ambito del caso Frosinone e sull'attuale situazione societaria, ha spiegato con precisione le motivazioni presenti dietro al cambio di guida tecnica sulla panchina del Palermo, con l'esonero di Bruno Tedino ed il ritorno di Roberto Stellone, allenatore romano ancora sotto contratto con la società di Viale del Fante dalla scorsa stagione. Di seguito un estratto dell'intervento dell'imprenditore friulano sull'argomento.
"Esonero Tedino? Qualcosa non ha funzionato. Dovevamo allestire un gruppo giovane, mandare via i senatori e i giocatori con stipendi alti. Invece, sono rimasti, per fortuna, elementi che fanno del Palermo una tra le formazioni più competitive del campionato. Foschi ha notato che non c'era armonia e feeling nello spogliatoio. Come nella passata stagione, i giocatori non credevano più nel tecnico e lo hanno dimostrato a Brescia. Con il Perugia mi sono illuso. Il disastro del Rigamonti, peggiore prestazione degli ultimi cinque anni, mi ha riportato alla realtà e i giocatori interpellati l'hanno confermato.
Stellone non era contento di restare. Credevo che Tedino, con i giovani, fosse in grado di costruire le basi per la A. Invece, dopo il mercato, è rimasta la rosa che Stellone riteneva e ritiene la più forte del campionato. Al momento, non parlo con nessuno. Non telefonavo neppure a Tedino. C'è Foschi, i rapporti con squadra e allenatore sono una sua prerogativa".
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