Un annus horribilis per il calcio siciliano (salvezza in extremis dell'Akragas a parte). Retrocessione del Palermo in Serie B, retrocessione del Trapani in Lega Pro (remota l'ipotesi del ripescaggio), mancata promozione in B del Catania.
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Gianni Riotta: “Zamparini è stato un grande manager, Baccaglini…”
L'ex direttore del TG1, originario di Palermo, dice la sua sulla situazione del calcio siciliano.
A dire la sua su questa netta flessione, con particolare riferimento ai rosanero, Gianni Riotta, scrittore e giornalista de La Stampa, ex direttore del TG1 e attuale docente a Princeton University. Segni particolari: nato a Palermo.
"Zamparini - dice Riotta al Giornale di Sicilia - è stato un grande manager, Baccaglini non lo conosco. Ma gli sportivi siciliani non devono disperare: il futuro è tutto televisivo. Sassuolo, Chievo, Carpi hanno in confronto a Palermo ambiti risibili. Per avere una Serie A competitiva devi avere un Napoli forte, un Palermo forte, un Cagliari forte, una squadra della Puglia che deve essere rappresentata. Il futuro è roseo. Certo, i sindaci e le autorità locali devono mettere le società di calcio e le aziende in condizioni di crescere". Riferimento anche alle lungaggini burocratiche che in questi anni non hanno permesso che partissero due importanti progetti per il club di viale del Fante: il nuovo stadio e il centro sportivo.
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