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Benevento-Verona, Juric: “Non rilassiamoci. Noi come l’Atalanta? Gasperini non si rende conto…”

Benevento-Verona, Juric: “Non rilassiamoci. Noi come l’Atalanta? Gasperini non si rende conto…”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Verona alla vigilia della sfida contro il Benevento

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Parola a Ivan Juric.

Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico dell'Hellas Verona, intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro il Benevento, in programma mercoledì sera allo Stadio "Ciro Vigorito": dal momento della sua squadra, reduce dal pari ottenuto contro la Juventus, alla possibilità di replicare ciò che l'Atalanta di Gian Piero Gasperini ha fatto fin qui. Ma non solo...

"Ci troviamo di fronte una squadra molto esperta che sta facendo un ottimo campionato. Noi possiamo avere difficoltà, ma se facciamo bene possiamo fargli male. Dopo la Juventus mi sembra abbiano smaltito bene tutti. Con un risultato pieno siamo salvi? Andiamo sulla nostra strada. Finché non sei salvo non devi rilassarti, ma non devi farlo a prescindere. Siamo concentrati sulle partite, cercando di migliorare. Mi aspetto una gara difficile", sono state le sue parole.

SINGOLI -"Lazovic e Veloso partiranno titolari? Chi è entrato con la Juve ci ha dato uno slancio ulteriore. Mi è piaciuto anche Vieira. Questa è una cosa molto positiva, perché possiamo cambiare un po' gli interpreti. Valuteremo e sceglieremo i migliori. Barak ha detto che se continuiamo così vinceremo lo scudetto? È una battuta, è un ragazzo divertente. Abbiamo fatto cose positive, ma possiamo migliorare sotto molti aspetti. Non sappiamo se riusciremo ad alzare il livello o ad abbassarlo, l'importante è lavorare e pensare che si può migliorare".

FUTURO -"In questo momento sono concentrato su quello che stiamo facendo. In un anno e mezzo abbiamo fatto cose che raramente si sono viste. Siamo partiti molto in basso e siamo cresciuti tutti insieme, a livello societario, di staff e professionale. E' tutto diverso: chi arriva adesso trova una situazione ideale per lavorare, prima non era così. Fare grande il Verona come l'Atalanta? Gasp non si rende conto di quello che ha fatto per il calcio italiano. Loro avevano un settore giovanile favoloso, hanno creato la base per avere grandissimi calciatori a livello economico. Adesso hanno una squadra molto buona, anche se non al livello di Inter e Juve, e lui riesce a tenerli lassù. Non ha la possibilità di comprare Hakimi ma resta lì. Noi siamo molto lontani, la vedo molto dura. L'uomo deve guardare sempre avanti. Quest'anno non siamo andati avanti, e su certe cose siamo andati sotto. Bisogna andare avanti, sul come bisogna chiedere al presidente".

DA STURARO A SALCEDO -"Sturaro o Vieira? Partirà se tutto va bene Tameze. Finora è uno di quelli che ci ha dato di più, si è adattato a vari ruoli e ha trovato la sua posizione insieme a Barak. Settimana scorsa l'avevo visto affaticato, penso questi giorni gli siano serviti per recuperare. Sono contento di Sturaro, ha retto e ha fatto bene. Può crescere molto. Come sta Salcedo? È rientrato dall'infortunio e si allena bene. Sono scelte tecniche: Zaccagni e Barak stanno facendo benissimo, Bessa ci dà un certo tipo di gioco. È un po' chiuso per le prestazioni degli altri, ma avrà le sue occasioni".

DIFESA E ATTACCO -"In difesa ci saranno cambiamenti? Ceccherini ha fatto pochi allenamenti, ma si è allenato bene: lo posso usare. Qualcosa cambierò. L'attacco a due è ancora possibile? Non mi piace per caratteristiche. Ci sta per alcune partite, ma noi siamo pericolosi quando non diamo punti di riferimento. Poi il gol in qualche modo lo facciamo. Il gioco mi sembra più fluido, con due attaccanti più puri giochi per loro. Mi piace quando attacchiamo in tanti".

ANALISI -"Quale aspetto mi ha soddisfatto meno contro la Juventus? Globalmente mi è piaciuto tutto: l'applicazione, il pressing, il modo di giocare seppur un po' a periodi. Abbiamo giocato contro giocatori impressionanti, come De Ligt. Non mi è piaciuto l'inizio: abbiamo regalato alcune situazioni e sono cose che paghi. Anche passaggi sbagliati in situazioni comode: non vanno bene. Sicuramente sono cose da migliorare. Quanto pesa riuscire a sviluppare a destra quello che facciamo a sinistra? C'è stato un periodo in cui riuscivamo a fare bene anche a destra. Dipende dalle caratteristiche del terzo. A sinistra non abbiamo un mancino, nella mia testa sarebbe ideale avere due lati in cui attacchi cinquanta e cinquanta. Va bene anche così, ma l'idea è non lavorare in un modo diverso", ha concluso.