"La sconfitta contro il Bari è stata per noi un dispiacere, ma il morale dei ragazzi non ne ha risentito: anzi, sono dell’idea che li abbia fin da subito spronati, rendendoli più determinati nella preparazione di questa settimana". Lo ha detto Ivan Javorčić, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Frosinone, in programma venerdì sera allo Stadio "Pier Luigi Penzo" e valevole per la nona giornata del campionato di Serie B.
LE DICHIARAZIONI
Venezia, Javorčić: “Frosinone ostico. Bari? La sconfitta ha spronato i ragazzi”
"Abbiamo lasciato a casa dei punti preziosi nelle scorse giornate. Punti che, per impostazione e spirito, avremmo meritato. Ciò nonostante, sono i risultati finali a parlare e a consegnare sia alle classifiche che alla percezione esterna il rendimento di una squadra. E per questo dobbiamo impegnarci per capitalizzare quanto più possibile le occasioni ed il gioco che creiamo. Dal punto di vista tattico, la squadra sta trovando la sua direzione. Puntiamo su due attaccanti puri, che possono contare su un notevole supporto alle loro spalle: le maggiori evoluzioni nel nostro schema di gioco si vedranno sulla trequarti", le sue parole.
BILANCIO -"Il lavoro tecnico procede nel modo in cui lo stiamo pensando, ma dobbiamo ancora approfondire la nostra preparazione sotto il profilo della concentrazione e dell’emotività: la maggior parte degli errori fatti e dei gol subiti, al momento, derivano da questi aspetti. Interpretare e leggere la partita nel modo corretto è fondamentale. Dobbiamo cercare di non farci cogliere impreparati nelle ripartenze. In questo momento, la priorità è creare e mantenere continuità nei risultati positivi".
FROSINONE -"I recenti risultati del Frosinone in trasferta non devono ingannare: sconfitte di misura, non necessariamente indicative dei valori in campo. U po’ come la nostra più recente sconfitta in casa. Il Frosinone è un avversario ostico, che subisce poco e si chiude in maniera molto efficace, motivo per cui calibreremo la nostra formazione su queste caratteristiche. Gli allenatori italiani fanno scuola in tutto il mondo per il loro talento, e un campione mondiale del calibro di Fabio Grosso ne è l’esempio", ha concluso il tecnico del Venezia.
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