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Fiordilino-Mediagol: “Favola Venezia e la magia della Serie A, vivo un sogno!”

Fiordilino-Mediagol: “Favola Venezia e la magia della Serie A, vivo un sogno!”

L'intervista esclusiva concessa dal centrocampista del Venezia, Luca Fiordilino, alla redazione di Mediagol.it: l'ex calciatore del Palermo è stato tra i principali protagonisti della stagione esaltante vissuta dal club lagunare

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Intervista realizzata da Leandro Ficarra e Nicolò Cilluffo

Un anno calcisticamente magico,  esaltante,  probabilmente indimenticabile.

Il Venezia targato Paolo Zanetti è riuscito a staccare il pass per la massima serie italiana uscendo vincitore dal ginepraio dei play off di Serie B.

Quinto posto in classifica conquistato nella regular season che è valso ad Aramu e compagni l'accesso agli spareggi promozione del torneo cadetto. Una cavalcata poderosa, culminata nel pareggio in Laguna contro il Cittadella che ha sancito la promozione della compagine veneta in virtù della vittoria esterna ottenuta allo Stadio Pier Cesare Tombolato. Uno dei principali protagonisti dell'impresa firmata dalla bandaZanetti è stato, senza dubbio, l'ex centrocampista del Palermo, Luca Fiordilino. Il calciatore, originario di Casteldaccia, ha così analizzato l'annata strepitosa vissuta con la maglia arancioverde nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

"E' stata una stagione fantastica sotto tutti i punti di vista. Sia sul piano personale sia a livello di team perché il vero segreto di questa squadra è sempre stato il gruppo. Siamo una vera famiglia, tutti ci vogliamo un gran bene ed in campo si è sempre visto che ognuno lottava strenuamente per il compagno e per le sorti del collettivo. Ci siamo sempre sostenuti, supportati e dati reciprocamente una mano. Il mister Zanetti è stato un grande perché ci ha fatto capire sin da subito cosa voleva, noi tutti ci siamo messi incondizionatamente a disposizione e abbiamo portato a termine quest'impresa".

Luca Fiordilino spiega la sua evidente evoluzione professionale dal punto di vista tecnico-tattico: "Con mister Dionisi facevo il mediano davanti la difesa. Il mio compito era quello di far girare la palla e dettare i tempi e le tracce della manovra in fase di impostazione. Invece Zanetti, già dai primi giorni di ritiro, mi vedeva più da mezz'ala pura, per la corsa e i tempi di inserimento che secondo lui avevo in dote. Mi sono applicato per perfezionarmi nell'interpretazione del ruolo in maniera scrupolosa - afferma Fiordilino - e posso dire che è stata una scelta vincente. Questa nuova collocazione mi ha dato tanto, facendomi trovare il primo gol tra i professionisti e questa è una cosa fantastica perché questa realizzazione l'aspettavo da tanto tempo".

Calcare i manti erbosi  più prestigiosi del massimo campionato italiano. Vivere a pieno palpiti, sensazioni ed emozioni che renderanno suggestivo il cammino nell'olimpo del panorama calcistico nazionale . Affrontare top player di caratura mondiale che militano nella Serie A italiana, aver piena contezza di star trasformando un sogno in realtà.

"L'avventura con la maglia del Venezia in Serie A? Attendo con trepidazione tutte le partite perché per me è un sogno avere vinto i play off di B e poter giocare negli stadi del massimo campionato italiano. Non c'è una gara in particolare a cui penso con maggiore intensità delle altre. Questo era il mio sogno sin da piccolino - afferma Fiordilino - e adesso voglio godermi questo momento in assoluta tranquillità".

Ogni coach che l'ex centrocampista del Palermo ha incontrato nel proprio percorso di maturazione calcistica ha lasciato in dote a Fiordilino un patrimonio prezioso di nozioni sotto il profilo umano, caratteriale e calcistico: "Mi sono trovato bene con tutti gli allenatori che ho avuto: da Tedino e Stellone a Dionisi e Zanetti. Gli ultimi due anni sono stati fondamentali per la mia crescita perché ho trovato continuità di impiego ed entrambi i mister qui a Venezia mi hanno dato fiducia, concedendomi anche la possibilità di sbagliare. Nel calcio si può sbagliare ed è così si migliora. Tutti i coach mi hanno lasciato qualcosa che porterò dentro per sempre ma Dionisi e Zanetti mi hanno certamente dato una marcia in più".

Chiosa finale dell'ex rosanero sul modo di operare del club di proprietà americana in Laguna. Programmazione, unità d'intenti, sacrificio e lavoro: componenti fondamentali che hanno fatto sì che l'impresa veneziana divenisse realtà: "Del modus operandi di questo club mi colpisce un pò tutto. Con la squadra siamo una famiglia ma anche la società fa parte di questa famiglia perché con lo staff tecnico, i direttori ed il presidente ci vogliamo tutti un gran bene e c'è grande sintonia. Noi calciatori facciamo tutto ciò che il mister ci chiede con grande spirito di abnegazione. Umiltà e impegno costante ci hanno  portato a raggiungere questo grande traguardo".

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