"Normale che le squadre fossero un po’ contratte all’inizio, giocano entrambe a specchio. Poi noi giocavamo con otto diffidati: i ragazzi lo sapevano, per forza ha pesato. Anche in panchina c’erano diffidati". Così Paolo Vanoli, intervenuto in conferenza stampa al termine della finale d'andata dei playoff di Serie B contro la Cremonese: 0-0 il risultato finale. Tutto si deciderà, dunque, al ritorno. Il match è in programma domenica 2 giugno al "Penzo", con il Venezia che potrà contare su due risultati su tre.
VENEZIA
Cremonese-Venezia, Vanoli: “L’impresa è se saliamo noi, contiamo sul pubblico”
"È stata una grandissima prova di maturità, anche loro hanno giocato con grande intelligenza. Dopodiché sono d’accordo con Stroppa: come in ogni finale a volte la giocata del singolo può sbloccare certe situazioni. Non c’è stata, dobbiamo essere bravi in casa a sfruttare il nostro dodicesimo uomo: i tifosi. Ritengo di aver fatto un risultato positivo. Sarebbe un errore gestire un risultato, non ne siamo capaci: è meglio gestire provando a vincere. La squadra è giovane, deve diventare affamata di successo. Dobbiamo crescere da questo punto di vista, serve massima attenzione. Spina attaccata, tra due giorni giochiamo contro una squadra che potrebbe cambiare 5-6 uomini e di fatto non cambiare nulla come qualità".
"Zampano fuori in vista del ritorno? Ho scelto in base ai tanti diffidati, Zampano è un giocatore importante e dovevo sceglierne uno da tenere fuori. La forza della Cremonese sta nei loro quinti, abbassando Vazquez poi sono ancora più pericolosi. E quando è entrato Ciofani un po’ di timore l’avevo perché sa gestire le palle in area, ma sono stati tutti molto bravi. Anche chi è entrato. Joronen decisivo? Vero, ma anche noi abbiamo creato qualche occasione. Magari non sfruttata bene. Questa è una squadra forte. La Cremonese se non va su ha perso qualche cosa, il Venezia invece se va su è un’impresa. In questi 90 minuti bisogna essere arrembanti, con la testa giusta, con intelligenza. Il vantaggio non è nel risultato, ma il vantaggio sarà la nostra gente. E poi diventerà un vantaggio lo scorrere del tempo", ha concluso il tecnico del Venezia.
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