L'Udinese prosegue la marcia di avvicinamento al match casalingo contro il Napoli.
udinese
Udinese-Napoli, Lasagna lancia la sfida: “Giocheremo per vincere, dobbiamo risalire. Nazionale? Un sogno…”
Le dichiarazioni del giovane attaccante bianconero, Kevin Lasagna, in vista di Udinese-Napoli: "Dobbiamo migliorare nella fase offensiva e tornare a fare punti, perché quelli ci servono"
La gara, in programma sabato 20 ottobre alle ore 20:30, sarà per i bianconeri un vero e propio banco di prova: gli uomini di Velazquez, infatti, sono reduci da tre sconfitte consecutive, e contro gli azzurri saranno alla ricerca di rivalsa.
Dopo l'esordio,molto positivo, con la maglia della Nazionale italiana, l'attaccante dell'Udinese, Kevin Lasagna, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha caricato la piazza in vista del match contro i partenopei di Carlo Ancelotti: "Sabato abbiamo il Napoli, squadra di campioni con tanta qualità. Dobbiamo sbagliare il meno possibile. Ma la squadra c’è. Rispetto allo scorso anno abbiamo un gruppo molto unito, c’è grande spirito di sacrificio. Dobbiamo migliorare nella fase offensiva. Preferirei giocare con un’altra punta accanto o, almeno, con un trequartista. Uno con cui scambiare la palla. Perché in due contro tre qualcosa la fai, da solo è decisamente più dura. Comunque io faccio quel che decide l’allenatore. L’importante è che riprendiamo a fare punti, perché quelli ci servono, anche col Napoli. Giochiamo in casa quindi dobbiamo provarci. Dobbiamo risalire".
Chiosa finale su Polonia-Italia: "La cosa che mi fa rabbia è che Arianna, la mia compagna, e i miei genitori non l’hanno vista. Avevano preparato tutto. Volo Milano-Francoforte e volo successivo per la Polonia. Per tre minuti lo hanno perso. E la stessa compagnia aerea non li ha aspettati. C’è di più: a quel punto dovevano tornare in Italia: la stavano seguendo in streaming. Ma partiva l’aereo e hanno dovuto spegnere. Si sono persi tutto. Hanno pianto per due giorni. Ma sono stati anche lacrime di gioia. Il debutto in azzurro è stato bellissimo. Tutto è stato bellissimo. Dal momento in cui il team manager Gigi Infurna mi ha detto che dovevo partire alla visita da Mattarella. Gigi mi ha detto che si era infortunato Zaza e dovevo presentarmi entro sera a Genova. Erano le 13.30. Sono partito da Mantova per Udine dove avevo le scarpe e da lì per Genova. Alle 21.30 ero in Nazionale e alle 22 ho conosciuto Mancini e lo staff. Poi ho dormito: prima da solo, poi con Tonelli. In Polonia, quando mi hanno detto di accelerare il riscaldamento, ho capito che stavo per entrare. Per me era già un sogno essere in panca - ha concluso il classe '92 -".
© RIPRODUZIONE RISERVATA