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Trapani, Italiano: “Tutto sul mio futuro. Promozione in Serie B? Non credo che a Palermo abbiano esultato, il derby…”

Trapani, Italiano: “Tutto sul mio futuro. Promozione in Serie B? Non credo che a Palermo abbiano esultato, il derby…”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Trapani dopo la promozione in Serie B conquistata grazie alla vittoria contro il Piacenza

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"All'inizio ero solo come un cane, fino al 20 agosto avevo a disposizione i ragazzi della Berretti e pochi altri. Il gruppo è stato costruito lentamente, con giocatori che arrivavano da infortuni seri, erano in scadenza o non avevano mai fatto la C. E con un allenatore alla prima esperienza tra i pro".

Lo ha detto Vincenzo Italiano, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. Il tecnico del Trapani, reduce dalla promozione in Serie B conquistata grazie alla vittoria contro il Piacenza, maturata sabato sera fra le mura dello Stadio Provinciale, ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa. Tuttavia, il suo futuro - con ogni probabilità - sarà lontano dalla Sicilia: in pole, lo Spezia.

"Doveva essere un 'campionato di galleggiamento'? Mi era stato chiesto di mantenere la categoria, altro che promozione. Abbiamo fatto cose incredibili con un giusto mix di giovani e giocatori esperti. Con il Piacenza c'erano in campo quattro '96, un '97 e un '98. Quando sono arrivato, erano convinti che il calcio fosse finito.Ora Trapani saprà chi è Vincenzo Italiano. Da giocatore ero un ragazzino e non sono riuscito a lasciare il segno. Sono orgoglioso di averlo fatto adesso. Perché è stato mandato via il ds Rubino? Scelta incomprensibile", sono state le sue parole.

"Il sindaco ha detto: una vittoria per tutta la Sicilia? Esagera, ma per Trapani è qualcosa di fondamentale perché riporta la squadra nel suo habitat e premia un città bellissima. Non credo che a Palermo abbiano esultato: torna un grande derby per tutto il calcio italiano. A volte ripartire da zero può essere utile. Penso al Chievo che con me è stato promosso dalla B e poi è rimasto in A per 11 anni. E sono felice per i tifosi dell'Hellas, dedico anche a loro questa promozione, una rivincita dopo la retrocessione del 2002", ha proseguito.

"Quando ho capito che l'impresa era possibile? Dopo la vittoria sul Catanzaro in casa: sotto di un gol, abbiamo avuto una reazione devastante. Se mi piace così tanto cambiare ruolo ai giocatori? Non sono un pazzo a fare certi spostamenti, ho cercato una l'equilibrio grazie alla disponibilità di tutti: per esempio Taugourdeau, a 30 anni, è felice di essere stato spostato in difesa. Fare il regista mi ha aiutato, vedevo il gioco prima e meglio. Oltre al 4-3-3, in cosa consistono le lezioni d'Italiano? Nello trasmettere ai giocatori la passione e le tue conoscenze. Se ci riesci, come è accaduto quest' anno, puoi ottenere qualsiasi cosa. Se resterò a Trapani? Molto difficile, troppe incognite. Parleremo, dovrò valutare: ho avuto diverse richieste (piace a Chievo e Padova, ma è vicino allo Spezia ndr). Gli stipendi non pagati a una parte della squadra non sono stati un handicap? Siamo riusciti a isolarci da tutto, ho chiesto ai ragazzi di pensare solo alla promozione", ha concluso Italiano.