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Trapani, il Collegio di Garanzia respinge il ricorso: niente Serie B per i granata

Il Trapani costretto a retrocedere in Serie C

Mediagol52

Il Trapani non riesce ad evitare la retrocessione.

Nonostante un campionato non brillante, i granata erano riusciti comunque a raggiungere una posizione in classifica necessaria per la permanenza in Serie B: con 46 punti, i granata si erano piazzati sopra a Perugia Pescara senza aver bisogno dunque di giocare i playout.

Successivamente è arrivata però un'inaspettata stangata: la società ha di fatto condannato la squadra alla retrocessione a causa di due punti di penalizzazione inflitti per non aver pagato gli stipendi entro il 16 marzo. Il club ha ovviamente presentato ricorso, ma nella giornata odierna il Collegio di Garanzia ha respinto il ricorso spegnendo l'ultimo barlume di speranza di giocatori e tifosi: l'anno prossimo il Trapani giocherà in Serie C, dove ritroverà anche i cugini del Palermo.

Data la retrocessione del Trapani, cambia anche il quadro dei playout: il Cosenza è matematicamente salvo, mentre Perugia e Pescara si giocheranno l'ultima chance disponibile per giocare in Serie B anche la prossima stagione.

Di seguito il comunicato diramato dal sito ufficiale del CONI:

"La Prima Sezione del Collegio di Garanzia, presieduta dal prof. Vito Branca, all’esito dell’udienza tenutasi in data odierna preordinata alla discussione ed alla disamina del ricorso Trapani Cacio contro FIGC avverso decisione CFA FIGC, preordinata alla discussione ed alla disamina del ricorso , ha assunto le seguenti determinazioni:

ha dichiarato inammissibile l’intervento della società Delfino Pescara 1936 S.p.A.;

ha dichiarato inammissibile la costituzione della società Cosenza Calcio S.r.l..;

ha respinto il ricorso della società Trapani Calcio S.r.l. per quanto espresso in parte motiva, confermando la decisione della Corte Federale d'Appello della FIGC n. 88/2019-2020.

Per l’effetto, ha condannato la società Trapani Calcio s.r.l. alla refusione delle spese di lite, liquidate in € 5.000,00, oltre accessori di legge, a favore della FIGC, compensate per la metà.

Nulla per le spese nei confronti delle altre parti".