Torino-Roma, Petrachi e le polemiche arbitrali: “Non c’è il mister perché se viene prende 10 giornate…”

Finisce tra le polemiche l'esordio stagionale del Torino.

Una brutta sconfitta per i granata, che non sono riusciti a recuperare il gol del vantaggio messo a segno da Edin Dzeko e sono usciti sconfitti dal match contro la Roma, nonostante una buona prestazione. Una sfida macchiata però dall'espulsione del tecnico Walter Mazzarri, allontanato dalla sua panchina a causa delle proteste eccessive rivolte al direttore di gara, Marco Di Bello.

Al termine del match, l'ex allenatore del Napoli non si è nemmeno presentato in conferenza stampa, durante la quale ha invece parlato il direttore sportivo del club piemontese, Gianluca Petrachi, che ha contestato la direzione arbitrale: "Non c’è il mister perché se viene prende 10 giornate. Dispiace constatare che lo scorso anno siamo partiti con la Var che ci ha tolto tre punti, e oggi non c’è stata equità. Nell'azione del nostro gol, Massa ha pensato bene di vedere il millimetro di Aina, ma poi non c’è stato fischiato un rigore netto. Chi conosce il calcio sa che in volo basta una spinta. Questa è una partita che han spostato gli arbitri, e lo dico con grande amarezza. Quando si erano fatti i calendari, io lo avevo detto col sorriso che eravamo stati i più penalizzati, facendo una chiacchierata con tutti, e invece oggi… Mi dispiace che Massa non abbia chiamato Di Bello per rivedere quella situazione, magari anche difficile".

In seguito, ha commentato la prestazione dei suoi uomini: "Detto questo, il Toro ha fatto una buona partita giocandosela alla pari, e certamente fa ancora più rabbia perdere partite di questo tipo. Nel primo tempo non abbiamo fatto grandi cose, ma abbiamo tenuto bene il campo e avuto la palla più clamorosa. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, e secondo me meritavamo qualcosa in più. Poi faccio i complimenti a Dzeko per il gol strepitoso. I nuovi? Le risposte sono ottime, si sono inseriti al meglio, sia Meite sia lo stesso Aina hanno fatto bene dando l’impressione di poterci stare. Abbiamo tanti attaccanti, possibile che qualcuno ce li venga a chiedere. Valuteremo, bisognerà capire che offerte arriveranno e che possibilità ci saranno. Certamente, non abbiamo l’esigenza di fare qualcosa per forza, se arrivasse l’opportunità per qualcuno che vuole giocare da qualche altra parte si vedrà".