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TACOPINA E IL FLOP SPAL

Spal, Tacopina: “Minacce e insulti dai tifosi, Serie C non fa paura. Nainggolan…”

Spal
Spal matematicamente retrocessa in Serie C dopo una stagione disastrosa sotto ogni punto di vista. Venturato, De Rossi, poi Oddo: cambi in panchina e ribaltoni dirigenziali senza esito. Joe Tacopina esprime la sua amarezza in sala stampa
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Tre allenatori, ribaltoni dirigenziali, continuità e qualità di rendimento mai realmente trovate sul rettangolo verde. La Spal saluta mestamente la Serie B con una giornata d'anticipo sul termine della regular season, dopo la sconfitta interna contro il parma di Pecchia che ha sancito la matematica retrocessione in Lega Pro. Da Venturato a De Rossi, fino alla gestione tecnica targata Massimo Oddo, la musica in casa estense non è mai realmente cambiata. Fragilità tattica e mentale, risultati deludenti, giocatori che hanno fortemente deluso le attese, incomprensioni e divergenze di vedute tra management e proprietà. Joe Tacopina esprime la sua amarezza davanti ai cronisti presenti nella sala stampa del Paolo Mazza.

"Mi trovavo in palestra domenica scorsa e si è avvicinato un ultrà della Spal che mi ha insultato. Ne è nata una discussione e poi ne sono arrivati tanti altri tifosi della curva e la tensione è salita. Mi hanno insultato e anche minacciato e questo è inaccettabile da persone che non considero tifosi e degni di entrare allo stadio per sostenere la squadra. Questa aggressione mi ha fatto male e sto seriamente valutando se rimanere alla Spal. Tra l'altro arriva dopo tutto quello che è successo sabato scorso. Mi hanno insultato cantando "Tacopina pezzo di merda" alcuni pseudo tifosi e poi hanno lanciato fumogeni in campo mettendo a rischio l'incolumità fisica del portiere Pomini. Scene che ho visto a Genova con la Sampdoria ma a Ferrara mai avrei immaginato si arrivasse a tanto. Mi assumo le mie responsabilità di questa amara retrocessione. La dirigenza l'ho scelta io, dal direttore sportivo al direttore generale, e quindi non mi nascondo. Sono molto deluso da loro perché prima di iniziare la stagione avevamo prospettato un altro campionato sognando anche la Serie A e infatti sono stati presi calciatori in funzione di questo obiettivo anche se era un progetto biennale. La squadra non ha lottato e anche Nainggolan è stato al di sotto delle sue potenzialità. Si è creata la tempesta perfetta qui. Ripartire dalla terza lega professionistica può essere anche un'opportunità di rinnovamento e riscatto. Si può resettare tutto e ripartire con ritrovato entusiasmo e con nuovi dirigenti. Il mio gruppo vuole riportare il club dove merita e quindi lavoreremo per tornare subito in Serie B. Le motivazioni non mi mancano".

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