Il calcio dilettantistico si ferma.
serie d
Coronavirus, Spadafora: “I dilettanti hanno preso la sofferta decisione di fermarsi”
Il ministro per lo Sport e le Politiche giovanili ha analizzato la situazione dei club dilettantistici
L'emergenza Coronavirus ha costretto la FIGC e le varie Leghe del calcio italiano ad annullare momentaneamente tutte le competizioni al fine di preservare la salute di tutti gli atleti e delle loro famiglie. Dopo quasi due mesi di quarantena l'Italia si prepara adesso ad entrare nella Fase 2, ossia quella della convivenza con il COVID-19: come annunciato questa sera dal Premier Giuseppe Conte, non sarà ancora concessa la libera circolazione ai cittadini, i quali potranno spostarsi soltanto per motivi di lavoro, emergenza o salute, ma inizieranno a riaprire molte attività per cercare di riavviare il motore del nostro paese.
Ci sono inoltre molte novità relative agli sport, soprattutto quelli individuali, con gli atleti che potranno tornare ad allenarsi pur mantenendo le distanze di sicurezza necessarie e utilizzando le necessarie attrezzature sanitarie, come guanti e mascherine. Diverso il discorso per gli sport di gruppo, dal momento che per il momento non sarà possibile svolgere attività sportive che prevedano aggregamento di individui. Bisognerà dunque comprendere come si evolverà la situazione del calcio italiano, dal momento che in linea teorica il 4 maggio le squadre potranno tornare ad allenarsi sul campo.
Mentre i club di Serie A sembrano avere la disponibilità economica necessaria per ripartire, organizzando le proprie strutture in modo da rispettare le linee guida stabilite dalla FIGC con il documento pubblicato la scorsa settimana, diverso è il discorso per le categorie inferiori. Dalla Serie B in poi infatti, vi sono molti dubbi legati alla possibilità di ripartire, sia da un punto di vista economico sia anche da un lato strutturale. L'ipotesi di ricominciare è invece impossibile da prendere in considerazione per il calcio dilettantistico, che come annunciato dal ministro Spadafora, ha chiesto lo stop definitivo.
Queste le parole del ministro per lo Sport e le Politiche giovanili ai microfoni della Gazzetta Regionale: "I dilettanti hanno chiesto lo stop. Il calcio dilettantistico ha già fatto sapere di volersi fermare, una decisione sofferta che comprendo. Ripresa? Impossibile azzardare, valuteremo anche il criterio territoriale".
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