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Trapani, la conferma dell’AIC: “Situazione anomala, violati i diritti fondamentali dei calciatori”

"La Società non è stata in grado di organizzare alcuna seduta di preparazione atletica a pochissimi giorni dall’inizio delle competizioni"

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La decisione dell'AIC di posticipare l'inizio del campionato di Serie C 2020/21 è figlia anche dalla situazione surreale vissuta in casa Trapani.

La condizione in cui versa il club granata è davvero paradossale a tal punto che gli stessi calciatori, nei giorni scorsi, hanno confermato che gli stessi allenamenti non sono a norma. Dalla parte dei giocatori granata si è schierata ancora una volta l'Associazione Calciatori ha diramato una nota ufficiale sul momento attraversato dai siciliani.

I calciatori professionisti attualmente tesserati per il Trapani Calcio S.r.l. e l’A.I.C., in conseguenza delle costanti e ripetute violazioni datoriali – che fanno seguito a quelle segnalate nel precedente comunicato – non senza sconcerto, sono costretti a denunciare quanto segue. Lo scorso 16 settembre 2020 la Alivision, titolare (anche attualmente) delle quote del Trapani Calcio S.r.l., nell’annunciare la cessione delle stesse ad altro imprenditore, pubblicamente comunicava che questi avrebbe garantito, già a far data dal 16/09 u.s., la ripresa degli allenamenti, ponendo a disposizione lo staff tecnico necessario alla gestione dell’attività sportiva. Purtroppo, ciò non è avvenuto. Tralasciando, infatti, gli ulteriori vani proclami di normalizzazione della situazione, alla data odierna, pur alla presenza in Trapani dell’asserito acquirente, la Società non è stata in grado di organizzare alcuna seduta di preparazione atletica e tecnica, a pochissimi giorni dall’inizio delle competizioni sportive. Si tratta di uno stato dei fatti incontrovertibile rispetto al quale non si può rimanere inerti; ne va dei diritti fondamentali dei calciatori e delle loro famiglie.