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Siena, Maddaloni: “Gilardino è un amico, c’è una base solida. Ce la possiamo giocare”

Maddaloni

Giornata di presentazione per il neo tecnico del Siena, Massimiliano Maddaloni, che subentra all'esonerato Alberto Gilardino, dopo il pari interno contro il Pescara ed il deludente nono posto in classifica di Serie C

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E' il giorno della presentazione di Massimiliano Maddaloni, che subentra alla guida tecnica del Siena che ha sollevato dal suo incarico il coach Alberto Gilardino, dopo il pari interno contro il Pescara, nell'ultima giornata del girone B di Serie C. Oltre al neo tecnico bianconero erano presenti il suo vice, Michelangelo Rampulla ed il direttore sportivo del club toscano, Giorgio Perinetti, che ha dichiarato quanto segue.

"Voglio innanzitutto ringraziare Gilardino per il lavoro fatto, ha profuso tutte le sue energie per il bene del Siena. Abbiamo deciso di cambiare in quanto avevamo visioni via via sempre più diverse. Poi vorremmo crescere, cioè dare ai nostri giocatori più conoscenze per un’ottimizzazione immediata del risultato e per gettare le basi di un progetto ambizioso. L’obiettivo è arrivare il più in alto possibile, anche se la cosa più importante sarà costruire” - chiude così l'ex direttore sportivo di Palermo e Brescia.

MADDALONI - Ho allenato Alberto in Cina, per un anno e mezzoè un amico e i numeri dicono che qui non stesse facendo male. L'esperienza in Cina al fianco di Lippi? La cosa importante è stata capire velocemente che tipo di lavoro andasse fatto in una cultura calcistica arretrata era difficile perfino spiegarsi col traduttore, che di calcio non ne sapeva niente. L’arma vincente è stata quella di semplificare tutto, il che in un anno e mezzo ci ha portato a vincere la Champions e a giocare la semifinale del mondiale per club col Bayern di Guardiola. Siena? E’ una squadra che ha dei valori. Ci sono formazioni un pelino più avanti ma ce la possiamo giocare con tutti. Partiamo da una base solida, da un gruppo unito. Voglio dare alla squadra una consapevolezza migliore. Ci sono delle potenzialità non del tutto ancora espresse. In fase di non possesso attaccheremo l’avversario. Con la palla gestiremo le situazioni, cercando di avere il dominio e la capacità di imporre la nostra mentalità. Ma l’allenatore più bravo è quello che vince, non quello che parla. Siamo il Siena e  il Siena gioca sempre per vincere" - ha concluso il neo tecnico della formazione toscana.

 

 

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