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Serie C, il tackle di Ghirelli: “Ripresa? Mi fa ridere chi parla di date. C’è una cosa che bisogna evitare…”

foto professionecalcio.net

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Serie C in merito alla possibile ripresa dei campionati, momentaneamente sospesi per l'emergenza COVID-19

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Parola a Francesco Ghirelli.

Nella giornata di sabato la notizia: la Juventus è la prima società italiana ad aver raggiunto l’intesa con i propri tesserati per la riduzione dei compensi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. La società piemontese, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito di riferimento, ha comunicato che "in ragione dell’emergenza sanitaria globale attualmente in corso, che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva", gli stipendi dei quattro mesi dei propri calciatori e del tecnico Maurizio Sarri saranno ridotti. Tale intesa, genererà "effetti economici e finanziari positivi derivanti dall'intesa per circa 90 milioni di euro sull'esercizio 2019/2020".

"La Juventus ha sospeso quattro mensilità, ma se riprendesse il campionato si siederà coi calciatori per valutare cosa fare. Io credo che questa norma di salvaguardia sarà inserita da tutte le società. Con il Decreto Cura Italia per la prima volta il calcio è stato riconosciuto nell'apparato produttivo e industriale del Paese. Questo gli deve consentire di utilizzare strumenti come la cassa integrazione, l'apprendistato, poi stiamo lavorando su un provvedimento che faccia un fondo di sostegno alle società calcistiche che sia alimentato dall'1% dell'introito delle scommesse, 50% per il calcio e 50% degli altri sport". Lo ha dichiarato proprio il presidente della Serie C, intervistato ai microfoni di 'Radio Cusano Tv Italia'.

"Il primo punto è la salute. A me fanno ridere quelli che cominciano a parlare delle date, perché stabilire ora la data è più difficile che vincere alla Lotteria Italia. Bisogna stare attenti all'umore della gente. Io ho dei dati, per tutti gli episodi che abbiamo visto, con i tira e molla su giocare e non giocare, allenarsi e non allenarsi, noi siamo ai minimi storici di attenzione e interesse della gente. Terminare la stagione qui? Bisognerebbe anche valutare come si retrocede. Dobbiamo evitare contenziosi. Se qualche presidente decidesse che per un suo interesse valicherà il portone di un tribunale sportivo o ordinario, la gente ti darà un calcio nel sedere", ha proseguito. Ma non solo; Ghirelli ha detto la sua anche in merito alle decisioni dell'Uefa prese nella giornata ieri, mercoledì 1° aprile. "Si è stabilito di provare ad arrivare fino in fondo alla regolarità dei campionati nazionali, aprendo la finestra fino a luglio e poi successivamente terminare la Champions. In modo da assicurare la regolarità dei campionati ed evitare che il calcio si infili in un contenzioso pazzesco", ha concluso.