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Serie C, gli esiti del Consiglio Federale della Lega Pro: le multiproprietà dei club non saranno più tollerate

foto professionecalcio.net

Importanti esiti per I club di Serie C durante la seduta del Consiglio Federale svoltosi nella giornata di oggi

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Significative novità in Serie C.

Dalle riaperture degli stadi al pubblico, alle licenze Nazionali, ai provvedimenti governativi: sono solo alcuni dei temi trattati nel corso della seduta odierna del Consiglio Federale, che hanno portato ad esiti importanti per tutti i club di Serie C. Tra questi, anche quello relativo alla multiproprietà, che chiarisce che, da oggi "non saranno più accettate situazioni di conflitto". A comunicarlo è la stessa Lega Pro, tramite una nota ufficiale, apparsa attraverso i propri canali di riferimento.

"Accolte le proposte di Lega Pro su diversi temi, dalle licenze nazionali alla multiproprietà

Provvedimenti governativi, fondamentali ristori per spese sanitarie e credito di imposta

Apertura degli stadi al pubblico, Ghirelli: “Chiediamo aperture parziali per le partite dei playoff”

Una seduta del Consiglio Federale importante quella di oggi, con risvolti significativi per i club di Serie C. Di seguito i punti emersi:

Licenze Nazionali: è stata accettata la proposta della Lega Pro di rinviare al prossimo 10 maggio la definizione del parametro per l’iscrizione al Campionato 2021/22. Verrà compiuta una verifica sulla situazione di ogni club affinché non venga applicato un parametro che aggravi gli effetti già disastrosi della pandemia, pur con l’obiettivo di tutelare il sistema. “I nostri club hanno rispettato i propri impegni con grandissimi sacrifici. Abbiamo regole rigorose che vogliamo rafforzare senza dimenticarci la straordinarietà della crisi che stiamo affrontando, che anche il governo ha riconosciuto con i provvedimenti assunti nel corso della pandemia” dichiara Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro.

Provvedimenti governativi. Le misure del governo Draghi devono venire in soccorso dei club, sicuramente per compensare gli enormi esborsi effettuati per rispettare il protocollo sanitario e per dare continuità alla misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. È inoltre evidente l’esigenza di una dilazione di quanto si è accumulato in termini di contributi e di fiscalità. “Dobbiamo ricordare che abbiamo seguitato a giocare, senza incassi da botteghino da stadio e con enorme restrizione degli introiti da sponsor. Giocando, abbiamo contribuito a portare un po’ di spensieratezza agli italiani, ai tifosi, in un momento lungo e pesante di depressione causato dal coronavirus” continua Ghirelli.

Apertura degli stadi al pubblico. L’auspicio è che l’evoluzione epidemiologica permetta un seguito sereno al percorso di riapertura tracciato dal premier. “In punta di piedi ma in modo fermo, chiedo al presidente Draghi e al sottosegretario Vezzali di pensare ad aperture parziali per le partite dei playoff. Noi siamo stati sempre rigorosi nel mettere la salute al primo posto, oggi si può iniziare ad aprire, seguendo i protocolli, ridando speranza ai tifosi ed ai club” sostiene Ghirelli.

Multiproprietà. È stato stabilito un passaggio decisivo per chiarire che, da oggi in avanti, non saranno più accettate tali situazioni di conflitto. Da tempo Lega Pro aveva sollecitato la situazione, denunciando più volte la necessità di vietare e interrompere un vulnus pericolosissimo per il calcio italiano.

Nomine degli organi di giustizia sportiva. Il notaio Pasquale Marino, da giudice sportivo della Lega Pro, assume l’incarico di presidente della seconda sezione della Corte Sportiva. Il ruolo di giudice sportivo della Lega Pro viene ricoperto dal dottor Stefano Palazzi. “Sono felice per la meritata ‘promozione’ del notaio Marino, è un grande onore per la Lega Pro. Così come la nomina del dottor Palazzi, con la sua professionalità ed esperienza, è un segnale inequivocabile della crescente reputazione della nostra Lega, conclude Ghirelli."

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