La situazione economica della Serie C.
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Serie C, Ghirelli: “Complicato applicare il protocollo FIGC, non entra un euro da febbraio”
Il presidente della Serie C ha fatto il punto della situazione economica attuale del campionato
Mentre i club di Serie A stanno cercando di adattare le proprie strutture per accogliere i giocatori in vista della ripresa degli allenamenti, coincidente con l'inizio della fase 2 dell'emergenza Coronavirus (prevista per il 4 maggio), la situazione è ben diversa per le categorie inferiori: dalla Serie B in poi infatti, le società non sembrano essere adeguatamente attrezzate per poter seguire tutte le regole descritte nel protocollo emanato dalla FIGC.
La situazione sembra particolarmente drammatica soprattutto in Serie C e Serie D, dove lo stop improvviso del campionato ha causato gravi danni economici ai club, che da settimane non hanno praticamente alcuna fonte di guadagno e rischiano addirittura di non pagare l'iscrizione della propria squadra alla prossima stagione. Ad esporre il quadro finanziario della Lega Pro è intervenuto il presidente Francesco Ghirelli, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli:
"Domani ci sarà anche il Ministro Speranza oltre a Spadafora nella riunione in programma. Domani dopo la verifica del protocollo sanitario dal Ministero della Salute, si dovrebbe concludere l'iter: il protocollo va applicato per chi vuole giocare a calcio oggi, bisogna applicarlo dalla Serie A, alla Serie C alla LND, il virus non fa distinzioni e quelle misure vanno applicate. Chi vuole giocare deve applicare quelle misure, vedremo se ci saranno delle modifiche rispetto al protocollo circolato nelle ultime versioni. La Serie A in gran misura sono in grado di rispettarlo, per la Serie C dobbiamo applicarlo ma mi sembra particolarmente complicato. Non abbiamo una struttura medica adeguata, non abbiamo centri sportivi adeguati, nel caso in cui ci fosse l'alternativa con gli alberghi, bisogna tenere conto che squadre di Girone A e B sono ferme da tempo perché hanno scelto la salute, dal 21 di febbraio sono ferme. I club di Serie C basano le risorse su botteghino e sponsor, non entra un euro da un sacco di tempo, c'è sofferenza ed un rischio serio di default e rottura aziendale, per questo abbiamo chiesto al Governo delle misure di supporto".
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