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Mandorlini: “A Trieste gara rubata, con quel punto avremmo vinto il campionato”

PALERMO, ITALY - AUGUST 31:  Head coach Andrea Mandorlini of Cremonese looks on during the Serie B match between US Citta' di Palermo and US Cremonese at Stadio Renzo Barbera on August 31, 2018 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Il tecnico del Padova, Andrea Mandorlini, torna sulla sconfitta maturata nei playoff di Serie C contro l'Alessandria

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Parola ad Andrea Mandorlini.

Torna a parlare e lo fa a poche settimane di distanza dalla finale dei playoff di Serie C persa contro l'Alessandria ai rigori, il tecnico del Padova Andrea Mandorlini. L'allenatore, intervenuto ai microfoni di "TV7 Triveneta", ha tracciato un bilancio dell'ultima stagione affrontando i temi più caldi degli ultimi mesi partendo dall'amara sconfitta maturata al "Moccagatta".

“Volevo chiudermi nel silenzio, perché non volevo aver contatti con nessuno. Non dovevo fare per forza fare una cosa che non mi sentivo, avrei fatto una cosa che andava contro quello che pensavo, ero arrabbiato perché il Padova meritava di vincere. Avrei potuto dire qualcosa che mi avrebbe portato alla squalifica e ho preferito disertare la sala stampa. A Trieste ci hanno rubato la partita, se non avessero segnato di mano avremmo portato a casa un punto. Anche a Modena avremmo dovuto fare una partita sporca. Era il punto con cui avremmo vinto il campionato, ma ce l’hanno rubata e non è stata colpa nostra. Io penso che ora servirebbe dare continuità, dal punto di vista tecnico c’è un direttore con cui ho lavorato quattro anni che dovrà decidere. Lui - continua Mandorlini come riporta Trivenetogoal.it - è bravo a fare la squadra e io penso di essere bravo ad allenarla. Con Sean abbiamo un rapporto abbastanza diretto e ci siamo detti le cose, sicuramente ho fatto alcuni errori, credo di aver fatto una parte importante e di aver avuto un ruolo importante. Abbiamo avuto occasioni e abbiamo sbagliato. Ma non siamo stati neanche molto fortunati. I giocatori si mandavano al quel paese? Lo ha dichiarato Rubin, ma l’intelligenza non è ancora nata nella sua testa. Gasbarro? È chiaro che non lo farei tirare, ma lui mi ha detto che se la sentiva ed è andato sul dischetto. Le cose sono girate bene a loro e meno bene a noi”.