Aneddoti, retroscena di mercato, lucide disamine sotto il profilo tecnico-tattico.
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Berti-Mediagol: “Il calciomercato del Palermo? Volevo Corrado e Rauti, ecco la verità. Tutto su Bentivegna, un futuro in rosanero…”
L'intervista esclusiva concessa da Gianluca Berti, ex portiere del Palermo ed attuale Dg della Carrarese, alla redazione di Mediagol.it
Da portiere performante e di notevole spessore, Gianluca Berti si è progressivamente consacrato un dirigente capace, puntiglioso e lungimirante.
Idolo e beniamino dei tifosi rosanero, l'ex Genoa e Sampdoria con la maglia del Palermo ha vissuto pagine gloriose ed emozionanti della sua intensa ed invidiabile carriera. Il direttore generale della Carrarese ha concesso una interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it nel corso della quale si è soffermato sul momento critico della compagine di Roberto Boscaglia ed ha approfondito vari temi legati alla stretta attualità in chiave calcistica.
RETROSCENA - "Corrado è un giocatore che io apprezzo e seguo da tempo, volevo fortemente acquistare l'esterno scuola Inter per la Carrarese, però purtroppo quando si mette di mezzo il Palermo per noi diventa un'impresa ardua centrare un obiettivo di mercato. Tra Palermo e Carrarese, solo per il blasone e la dimensione della piazza, è normale che il calciatore possa scegliere il club rosanero. Rauti è un altro giocatore di grande prospettiva e sicuro talento, un attaccante di qualità che a me sarebbe piaciuto portare a Carrara. E poi, Nicola Valente, ho sperato fino alla fine di trattenerlo purtroppo e proporgli un rinnovo del contratto. Quando il ragazzo è stato chiamato dal Palermo, anche per una sua scelta legata ad ambizioni di carattere professionale, ha preferito, comprensibilmente, sposare la causa rosanero.
BENTIVEGNA - Perché un calciatore con le doti tecniche di Accursio Bentivegna non è riuscito ad imporsi a grandi livelli? Non lo so. Anche lui è un giocatore che abbiamo voluto fortemente a Carrara. Un talento purissimo, con delle caratteristiche tecniche straordinarie. Purtroppo, Accursio nel suo percorso professionale con noi è stato perseguitato dagli infortuni, davvero tanti. Credo che anche adesso che si è trasferito alla Juve Stabia sia fermo ai box per problemi fisici. Non so sinceramente risponderti, perché sull'evoluzione della sua carriera mi sono fatto mille domande, ho parlato tantissimo con lui. Resto del parere che Bentivegna è un giocatore che ha nel suo bagaglio calcistico delle qualità di alto lignaggio. Però, purtroppo, il ragazzo non ha trovato una continuità di impiego che gli permettesse di esaltare al meglio le sue attitudini, consentendogli di acquisire ritmo, intensità e fiducia nei propri mezzi . Accursio è ancora giovane, mi auguro per lui con tutto il cuore, perché gli voglio un gran bene, che possa dimostrare il suo grande valore".
FUTURO ROSANERO - "Le mie prodezze tra i pali nel match che ha celebrato la nascita del nuovo Palermo tra la squadra di Pergolizzi e le leggende rosanero? Quando vedo quello stadio lì, il magico Renzo Barbera, mi trasformo. Speriamo presto di poterci rivedere per celebrare un altro traguardo, che sia qualcosa di importante per Palermo e per la sua meravigliosa gente. Io ad ogni chiamata che arriva dal capoluogo siciliano corro subito. Un futuro professionale con il club rosanero? Questo non lo so. Mi hanno salutato con grande affetto nel corso di quella splendida serata ed anche io ho salutato il presidente Mirri con grande affetto, ma sinceramente tutto è finito lì. Era un contesto gioioso, una grande serata di festa per il popolo rosanero, ma non si è parlato di aspetti professionali. So che c'era qualcosa, mi è arrivato un messaggio per l'apertura del Museo rosanero che era in programma inizialmente il primo novembre e sono stato invitato da dirigenza e proprietà. Però si ferma tutto lì. Sagramola-Castagnini? E' una coppia che ha fatto cose importanti nel calcio, due dirigenti di caratura e comprovato spessore e a parte quello, sono sinceramente entrambi due amici per il sottoscritto. Posso solo parlarne bene, Logicamente sono i risultati che giudicano e determinano il valore di allenatori e dirigenti, Purtroppo, oggi, vedo qualche critica nei confronti del loro operato ma Castagnini e Sagramola ma sono persone che nel calcio sanno il fatto loro e l'hanno ampiamente dimostrato".
CRISI PALERMO - "Avvio di stagione del Palermo estremamente stentato? Sicuramente le cause di queste difficoltà iniziali sono molteplici, bisogna tenere in considerazione tanti fattori. La compagine rosanero è una squadra nuova, in organico sono stati integrati tanti giocatori arrivati alla fine del mercato, mi sembra che in molti non abbiano avuto la possibilità di lavorare con Boscaglia nel corso della preparazione estiva. In ritiro la squadra è partita con pochi giocatori a disposizione del tecnico. Ci vuole necessariamente un po' di tempo per trovare identità, equilibri ed automatismi. Purtroppo si paga ilo scotto del blasone e della storia, se ti chiami Palermo in quella categoria tutti si aspettano che riesca a vincere tutte le partite. Ma la Serie C, vi posso assicurare che è un campionato tremendo, da vivere, da interpretare e di conseguenza da provare a vincere. La dimostrazione palese è il Bari, l'anno scorso. Loro pensavano di avere una squadra importantissima che avrebbe messo in fila tutti gli avversari. Hanno speso fior fior di milioni in sede di calciomercato, però poi non hanno vinto. La serie C è un torneo molto particolare. Il Palermo sconta il fatto che ha un allenatore nuovo, giocatori nuovi, la squadra deve gestire inoltre la zavorra psicologica dei favori del pronostico, tutti ti attendono al varco e sicuramente servono lucidità e pazienza. Non è facile, poi ci si mette in mezzo anche questo virus tremendo. Ci sarà da tribolare nel corso di tutta la stagione, per il Palermo come per tutte le altre squadre.
SERIE C - "Girone settentrionale più morbido sotto il profilo tecnico ed ambientale rispetto a quello meridionale? Ritengo che questo costituisca un luogo comune diffuso da sfatare. Vi assicuro che non è così! Ogni gara su ogni campo in questa categoria è una battaglia sportiva. Tre anni fa nel girone A c'erano Pro Vercelli, Novara e Virtus Entella, tre compagini di grande livello appena retrocesse dalla Serie B, c'era il Pisa, l'Arezzo, tantissime squadre di spessore per la Serie C. L'anno scorso uguale. Le quattro semifinaliste dei playoff promozione erano una proveniente dal girone B, una dal girone C e ben due squadre dal girone A. Quindi, fatti alla mano non è assolutamente così. Forse al Sud ci sono campi più infuocati, passione ed incidenza del pubblico possono essere maggiori in certi casi, questo sicuramente. Tuttavia, nel girone A vi sono tutte squadre attrezzate, il grado di competitività è molto alto, come nel girone B e nel girone C. Secondo me nel Girone C, forse, c'è più risonanza mediatica a livello di piazze e bacino di utenza : Foggia, Bari, Palermo, Catania, Ternana. Però, insomma, sono sicuro quando andranno a scontrarsi in sede di playoff con squadre del girone B o del girone A, faranno molta fatica anche loro".
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