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Serie B, Balata: “19 società hanno conquistato diritti legittimi sul campo. Il problema…”

Serie B, Balata: “19 società hanno conquistato diritti legittimi sul campo. Il problema…”

Le parole del presidente della Lega B Mauro Balata riguardo al campionato di Serie B a diciannove squadre che avrà inizio sabato

Mediagol22

La partenza della stagione 2018/19 del campionato di Serie B, con diciannove squadre partecipanti, è prevista il 24 agosto.

Mauro Balata, presidente della Lega B, ha parlato ai microfoni di 'Radio Anch’io Sport' - in onda su Radio 1 -, delle vicende che hanno causato l'incertezza del numero di squadre che prenderanno parte al campionato del sorteggio e il ritardo dei sorteggi del calendario e ha detto la sua riguardo alle polemiche sorte nei giorni scorsi:

"Siamo arrivati al 13 agosto con 19 società con diritti legittimi conquistati sul campo e di questo nessuno parla. Queste società ci chiedevano di cominciare. In più ci sono state due delibere prese all’unanimità dall’assemblea. Sono presidente da nemmeno un anno, ma ricordo i problemi della sostenibilità: sono problemi antichi, datati 2015. Si parla più di questioni politiche che dei problemi veri. Se abbiamo ricevuto pressioni da Lotito per cominciare? Non mi risulta. Noi rispettosamente abbiamo atteso le decisioni della FIGC. Noi abbiamo dovuto inseguire il 13 agosto dove non era ancora tutto chiaro. Gravina vuole un campionato a 22 squadre? Ripeto, ho rispetto per tutti, ma ho richieste dalla mie società. Ognuno ha i suoi problemi. Riguardo alla partenza del campionato in programma il 24 agosto non sono né ottimista e né pessimista. Cominciare è un’esigenza di milioni di tifosi".

Nella giornata di oggi è prevista una riunione tra i vertici dell’Associazione Italiana Calciatori e i 19 capitani delle squadre di Serie B, i quali potrebbero aderire ad uno sciopero che farebbe slittare nuovamente l’inizio del torneo cadetto:

"Sono persona che ama il dialogo che comunque va basato sul rispetto reciproco. Le opinioni possono anche essere divergenti, ma vanno appunto rispettate: mi sono sentito più volte con Tommasi, presidente dell’AIC. Di questo passo non so se riusciremo a partire a Natale, perché poi ci saranno i ricorsi. C’è un problema legato alla tempistica e alla professionalizzazione degli uomini che operano nella giustizia sportiva. I giudizi devono essere rapidissimi come succede all’estero".