Giorgio Perinetti in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it. Il noto dirigente romano, tra i manager più esperti e stimati del panorama calcistico italiano, ha scritto pagine professionali indimenticabili a Palermo, in varie fasi ed a più riprese, e non ha mai celato il suo legame profondo e viscerale con i colori rosanero. Promozioni esaltanti, salvezze brillanti, intuizioni felici di mercato, Giorgio Perinetti ha certamente lasciato un segno tangibile e significativo nella storia moderna del club di Viale del Fante. Tra le tante tematiche affrontate nel corso del format di approfondimento sportivo "RadioMediagol", il direttore sportivo del Brescia si è soffermato anche sul percorso manageriale compiuto da Leandro Rinaudo a Palermo. Di seguito, le sue dichiarazioni.
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Perinetti: “Rinaudo e il ruolo di ds nel Palermo futuro. Mihajlovic e Sconcerti…”
"Il percorso di Rinaudo? Sta lavorando bene a Palermo, si è insediato nel club con grande umiltà in quanto è partito dal settore giovanile, conosce bene la piazza, credo abbia avuto anche modo di farsi conoscere ed apprezzare dalla nuova proprietà, a mio parere ha tutte le carte per essere il direttore sportivo del Palermo anche in futuro. Ovviamente, ritengo che la proprietà del Palermo si sia presa quest'anno per valutare operato, spessore ed attitudini di ogni profilo in seno al club, per capire su quali professionalità puntare per fondare il progetto del Palermo in chiave futura. Bari-Genoa? Grande partita, Gilardino ha una straordinaria opportunità e si sta giocando tutte le sue carte. Sta cercando la conferma definitiva sulla panchina del grifone, il Bari sfrutta invece il grande entusiasmo dell'ambiente e le ottime scelte di Polito sul mercato. Voglio ricordare le straordinarie figure di Sinisa Mihajlović e Mario Sconcerti, recentemente scomparsi, sono persone che mancheranno tantissimo al nostro mondo anche dal punto di vista umano e non solo calcistico. Da dirigente ed appassionato di calcio, mi sono goduto il trionfo di Dybala e Romero, Campioni del Mondo con l'Argentina a Qatar 2022. Una soddisfazione speciale per me, in quanto li ho avuti entrambi nel club per cui lavoravo in tempi non sospetti, rispettivamente al Palermo e al Genoa".
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