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Palermo, Tutino ed un obiettivo chiaro: sei mesi per convincere la piazza rosanero

Palermo
Arrivato in prestito dal Parma, il Palermo può esercitare il riscatto su Tutino

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"A tutto Tutino". L'apertura dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si concentra sulla conferenza stampa di presentazione di Gennaro Tutino, attaccante classe 1996 sbarcato in Sicilia tramite l'attuale finestra di calciomercato invernale.

L'ex Napoli e Cosenza è diventato ufficialmente un calciatore rosanero con la formula del prestito con diritto di riscatto che diventerebbe obbligo nel caso il Palermo dovesse centrare la promozione in Serie A nell'attuale campionato cadetto. Tutino, arrivato dal Parma, nel corso della propria conferenza stampa ha lasciato intendere di desiderare un futuro con la maglia rosanero piuttosto che con quella crociata: "Avevo intenzione di andare via da Parma per diversi motivi [...] La mia è stata più una questione tattica, volevo giocate nel mio ruolo, io sono una seconda punta. Quando mi ha chiamato il direttore sportivo Rinaudo non ho esitato un attimo". 

Saranno dunque decisivi i prossimi sei mesi con la casacca rosanero per convincere la piazza palermitana ed il club di Viale del Fante a puntare su Tutino anche nella successiva stagione, a prescindere dall'esito di quella attuale. Il classe 1996 è già riuscito ad esordire con la maglia rosanero nel corso dell'anticipo contro il Bari, vinto dalla formazione di mister Eugenio Corini grazie alla firma di Ivan Marconi, in cui lo stesso attaccante napoletano è riuscito ad inserirsi nell'azione del gol con una sforbiciata che ha disorientato la retroguardia pugliese in area di rigore prima del destro vincente del difensore ex Monza.

In sala stampa, Tutino ha anche menzionato un ex particolarmente apprezzato dai tifosi rosanero, ovvero Franco Vazquez: "Quando ha saputo di Palermo, mi ha parlato con gli occhi innamorati. Mi ha detto che ha passato dei momenti bellissimi qui, me ne parlava con emozione". Alcuni ex compagni ritrovati a Palermo: "Con Stulac ho giocato a Empoli, per esempio. Conoscevo anche Di Mariano e Vido, ero con loro nelle nazionali giovanili".

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