Ettore Gliozzi, nuovo acquisto del Modena nella sessione invernale di mercato, ha già fatto il suo esordio con la maglia dei canarini. All'incontro con i tifosi avvenuto in piazza XX Settembre in occasione della Fiera di Sant'Antonio, il calciatore ha parlato del suo debutto in gialloblù.
l'intervista
Modena, Gliozzi verso il Palermo: “Sarà come finale, riprendiamo cammino intrapreso”
"Sono state emozioni forti - ha ammesso l’attaccante all’incontro coi tifosi avvenuto in piazza XX Settembre in occasione della Fiera di Sant’Antonio -. Per me si è trattato di un ritorno, essendo stato al Sassuolo cinque anni. Volevo fortemente Modena, e sono contento di questi primi giorni, a parte la partita ovviamente".
Sulle sue condizioni: "Il ginocchio sta bene, devo solo prendere un po’ di condizione. E quella può arrivare solo col tempo e giocando".
L’ex Monza e Pisa ha spiegato i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta della società canarina: "Modena mi è sempre piaciuta sia come città che come tifoseria. La presenza del mister, che conosco da tanti anni, mi ha fatto ancora più piacere. Era da un po’ di anni che il club mi voleva. Io sarei anche venuto volentieri, ma per diverse circostanze non siamo mai riusciti a metterci d’accordo. Adesso invece ce l’abbiamo fatta». Il destino a volte è beffardo, soprattutto quando si parla di calcio. Un paio d’ore dopo l’esordio amaro di Gliozzi con la maglia gialloblù, Bonfanti realizzava il suo primo gol con il Pisa. «Non ci ho pensato minimamente (ride, ndr), anzi ero molto nervoso per la partita. Piano piano sono convinto che ci ritireremo su".
Chiosa finale sui prossimi impegni del Modena, il primo dei quali contro il Palermo. "Non ci sono partite facili o difficili, si può faticare contro chiunque. Perciò a maggior ragione affronteremo le prossime sfide come se fossero finali. Dobbiamo riprendere il cammino che abbiamo intrapreso. Gerli? Conoscevo già alcuni ragazzi, con cui avevo già giocato insieme. Lo staff del mister l’ho avuto a Sassuolo in Primavera, mentre con il direttore Vaira avevamo lavorato a Siena». Infine, l’attaccante ha spiegato quale sia il suo ruolo in campo. «Mi reputo una punta molto mobile, non sono il classico centravanti boa. Posso adattarmi a qualsiasi sistema di gioco, anche se le mie migliori stagioni le ho fatte con il 4-3-1-2".
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