Il Verona è la squadra più forte insieme a Palermo, Crotone e Benevento. Noi siamo in costruzione, ci siamo ringiovaniti. E in due-tre anni vogliamo fare la scalata verso la Serie A
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Ds Spezia: “Io vicino al Frosinone? Vi dico la verità. Ecco le mie favorite per la B, il Palermo…”
L'intervista all'attuale direttore sportivo dello Spezia, Guido Angelozzi
Interviene così ai microfoni di Tuttomercatoweb il direttore sportivo dello Spezia, Guido Angelozzi. Di seguito il resto delle sue dichiarazioni in merito al campionato di Serie B e non solo.
La garanzia in panchina si chiama Pasquale Marino.
"È bravo, ha esperienza. Ha vinto diversi campionati. Ma ci vuole del tempo per capire dove possiamo migliorare. Oggi non siamo ai livelli di Palermo, Verona e Crotone".
E Totò Di Natale?
"Siamo felici che faccia parte della nostra famiglia. Collabora con il mister, cura molto gli attaccanti ma lavora con tutta la squadra. Quando ho bisogno starà anche vicino a me. Per la società è una figura importante".
Un tuffo nel passato: il Bari in D, che effetto le fa?
"Mi piange il cuore. Ma negli ultimi anni ci sono state due proprietà non all'altezza. Il Bari riparte da zero. Meno male che il sindaco ha dato la squadra a De Laurentiis".
Quante volte è stato vicino al ritorno a Bari?
"Tante volte. Ma non ci sono mai stati i presupposti. Quando mi hanno chiamato avevo già preso degli impegni. Mi è dispiaciuto non essere tornato. Ma vuol dire che era giusto così. Bari ce l'ho nel cuore, è speciale".
Direttore, la sua esperienza al Sassuolo?
"Tre anni belli. Con il raggiungimento dell'Europa League. Dopo tre anni dovevamo lasciarci da buoni amici. Mi è dispiaciuto più per Iachini, ha fatto un buon lavoro in un anno complicato. Venivamo da una striscia di risultati con Di Francesco. Ma i cicli finiscono. E sono tornato allo Spezia, ho avuto la possibilità di cominciare un nuovo ciclo di tre anni".
Sorpreso dal rendimento di Di Francesco? Pare rischi la panchina...
"Domenica ho visto Bologna-Roma. Ho visto una squadra strana. Di Francesco è preciso, meticoloso. La squadra mi è sembrata svogliata, non so cosa stia succedendo. Ha le capacità per uscire fuori da questa situazione. È bravo, preparato. E ha il piglio giusto".
Però rischia l’esonero...
"L'anno scorso ha fatto grandi cose. Ora è diventato un brocco? No, non è così. Ci vuole tempo".
Direttore, davvero poteva andare al Frosinone prima di firmare per lo Spezia?
"Se ne parla ogni anno....con Stirpe c'è un rapporto di amicizia. Ero al Sassuolo, poi è arrivata la chiamata dello Spezia. Con il Presidente ho un'amicizia ventennale. Però il Frosinone ha due dirigenti preparati bravi e preparati".
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