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Cosenza, Viali: “Noi in crescita, meritavamo 3 punti. Soddisfatto della prestazione”

Cosenza
Le parole del tecnico del Cosenza dopo il pari contro il Perugia

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Termina con un pareggio a reti inviolate la sfida tra Cosenza e Perugia, andata in scena ieri pomeriggio allo stadio "Marulla". Le due compagini, affrontatesi nella sfida valida per la quindicesima giornata di Serie B, hanno diviso la posta in palio. Un risultato analizzato al triplice fischio dal tecnico della compagine calabrese, William Viali. 

“Nel primo tempo siamo stati poco qualitativi negli ultimi 20 metri, ma il gioco lo abbiamo comunque condotto noi. Il Perugia ha fatto la partita che pensavamo, di rimessa, e sbagliando negli ultimi 20 metri abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo. Ci arrivavamo facilmente poi sbagliavamo il duello, il cross, il passaggio.

Nella ripresa penso non ci sia stata partita, abbiamo condotto per 50 minuti, creato, è mancato solo il gol. La squadra sta crescendo di partita in partita, per la prima volta in quattro mesi non abbiamo preso gol e concesso pochissimo, abbiamo creato. Secondo me meritavamo di vincerla, se vado nell’analisi di questo mese, sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi.

Gozzi è uscito perché non ce la faceva più, aveva i crampi. Idem Venturi ha finito con i crampi, ce lo potevamo aspettare da questi ragazzi che avevano giocato meno. 

Questi possono essere valutati statisticamente come due punti persi ma voglio dare ai ragazzi una lettura positiva, visto che tra quattro giorni giochiamo. Ci tengo più a sottolineare la consapevolezza che sta prendendo la squadra nel condurre le partite. E il coraggio, cerco di mandare messaggi offensivi e la squadra li recepisce. Questo è molto importante. Nell’ultimo quarto d’ora, nonostante loro spezzettassero il gioco, ha provato a vincerla. Sto martellando sin dall’inizio su questo, i ragazzi hanno sempre cercato il massimo risultato e questo nel nostro percorso è fondamentale. 

Nel primo tempo c’è stato un atteggiamento degli avversari diverso rispetto al secondo, dove li abbiamo messi in difficoltà dal punto di vista del ritmo. Abbiamo cambiato metodologia di lavoro, inizialmente fanno più fatica a rompere il fiato, a essere rapidi nel breve. Più che un aspetto tattico, secondo me è stato un problema di prestazione dei singoli meno brillante rispetto al secondo tempo”. 

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