“La base di quest’anno è buona. Il mister e lo staff sono davvero bravi. Lo spirito dev’essere quello del sacrificio. Dev’essere quella la dote principale. Da lì, con i giocatori che verranno, proveremo a far divertire i nostri tifosi. La mia parata più bella? Ne scelgo due: contro Cittadella e Venezia, entrambe al “Marulla”. Ovviamente però la più importante è stata quella su Bianchi. Magari più fortunata e più facile, ma sicuramente più determinante. L’entusiasmo dei tifosi? È giusto che una piazza come Cosenza viva di quello. A gennaio, alle prime partite, uno stadio deserto ci ha messo in difficoltà. Tutto è cambiato quando i tifosi sono tornati a riempire le tribune. Aver il pubblico fin dalla prima partita quest’anno sarà diverso. Starà a noi riuscire a tenerli vicini”.
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