Dopo il rinnovo con il suo Cosenza arrivato pochi giorni fa, Alessandro Micai, scalda i motori in vista dell'inizio del prossimo campionato. Il portiere ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club rossoblù, soffermandosi in particolare sulla salvezza conquistata al fotofinish e su aspettative e gli obiettivi in vista della nuova stagione calcistica.
le dichiarazioni
Cosenza, Micai: “Partiamo da buona base. Dimostreremo di poter dire la nostra in B”
“Sono contento di aver dato una mano ai miei compagni con quella parata su Bianchi a Brescia. Quell’intervento ha cambiato gli equilibri della gara. È stata una respinta d’istinto ma queste cose succedono perché c’è dietro un ambiente che crede in quello che si fa. Il gol di Meroni? Avevamo tutti la stessa sensazione su quella punizione di Brescianini. Sembra inspiegabile ma è stato così. Sapevamo che era l’unico modo per poter fare male al Brescia e che sarebbe andata in quel modo. Il mio saluto al Cosenza sui social? Mi sembrava doveroso farlo verso una società che mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco dopo 6 mesi di inattività. Il Cosenza, il direttore, tutti mi hanno dato tanto e non vedevo il motivo per non continuare con questi colori. Ho parlato anche con altre squadre ma volevo continuare qui con il Direttore che non mi ha mai mollato. Vogliamo dimostrare che il Cosenza può dire la sua in Serie B“.
“La base di quest’anno è buona. Il mister e lo staff sono davvero bravi. Lo spirito dev’essere quello del sacrificio. Dev’essere quella la dote principale. Da lì, con i giocatori che verranno, proveremo a far divertire i nostri tifosi. La mia parata più bella? Ne scelgo due: contro Cittadella e Venezia, entrambe al “Marulla”. Ovviamente però la più importante è stata quella su Bianchi. Magari più fortunata e più facile, ma sicuramente più determinante. L’entusiasmo dei tifosi? È giusto che una piazza come Cosenza viva di quello. A gennaio, alle prime partite, uno stadio deserto ci ha messo in difficoltà. Tutto è cambiato quando i tifosi sono tornati a riempire le tribune. Aver il pubblico fin dalla prima partita quest’anno sarà diverso. Starà a noi riuscire a tenerli vicini”.
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