Colpo di gennaio del Como, Gabriel Strefezza, è già riuscito a scalare le gerarchie all'interno del club lariano, mettendo a segno due gol decisivi in due gare. Prossimo avversario della squadra di Corini, il fantasista ex Spal, si racconta in una lunga intervista ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" dove ripercorre alcune tappe fondamentali della sua carriera.
l'intervista
Como, Strefezza: “Scartato dal Palermo, ma dimostrato chi sono. Al Barbera gara dura”
“Ritorno in B? La mia carriera non è mai stata facile, ho fatto la C e sono salito sempre vincendo. Sono retrocesso in B con la Spal e sono risalito. Adesso è così: sono tornato in B per salire ancora. Ma stavolta per rimanere tanti anni. Io scartato dal Palermo perché troppo basso? Era il 2016, ero arrivato dal Brasile a 18 anni, ho fatto due settimane con la Primavera. Ma è stato alla Lazio, con Inzaghi, che mi hanno detto che ero basso. Sono rientrato in Brasile, ho completato i documenti e Vagnati mi ha chiamato alla Spal”.
Sul prossimo impegno contro il Palermo: “Voglia di vendetta? Al Palermo ho già segnato con la Cremonese nel 2018 – dice -. Sono entrato, prima palla toccata e gol. Finì 2-2. Così hanno capito chi è Strefezza. Sabato sarà una partita dura, ma noi ci siamo. Origini sicule? Sì, il bisnonno era siciliano, ma non ho avuto contatti con altri parenti. Magari sabato vengono a tifare Palermo, ci sta”.
Sul futuro: “Ho tre anni e mezzo di contratto: visto questo progetto, difficile da trovare, sarei contento di fermarmi a lungo. L’importante è essere felici, l’ho detto”.
Sul gruppo: “Mi sembra il Lecce di due anni fa. Un gruppo molto importante e unito, che pensava alla stessa cosa. Questo è fondamentale”.
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