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Bari, senti Rivas: “Può essere l’anno buono. Serie C? Più semplice giocare in A e B”

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Le dichiarazioni rilasciate dall'ex centrocampista argentino del Bari, attuale capolista del Girone C di Serie C

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"Guardare le partite è un po' difficile, ma il Bari è fra i preferiti in tutte le applicazioni calcistiche, in questo modo riesco sempre a seguire le gare restando aggiornato quasi in tempo reale. Spero che questa stagione vada bene e che sia veramente l'anno giusto, la città merita soddisfazioni". Lo ha detto Emanuel Rivas, intervistato ai microfoni di "TuttoBari". Tra i temi trattati dall'ex centrocampista del Bari, che ha indossato la maglia biancorossa dal 2008 al 2012, anche le prestazioni offerte fin qui dal connazionale Ruben Botta. "Ho visto del suo arrivo anche se devo dire che non lo conosco benissimo. Però ho notato una grande accoglienza, alla fine la piazza barese è sempre calorosa, come sono stati allo stesso modo con me", le sue parole.

I TIFOSI -"Io ho giocato da altre parti, ma come a Bari al di fuori dell'Argentina non sono mai stato. Noi abbiamo bisogno della gente che canta tutta la partita, qui è una tradizione. L'altro giorno sono stato a vedere Independiente-Boca Juniors, c'era tutta un'atmosfera particolare sugli spalti. Per certi aspetti il San Nicola riesce a ricordare questo. Penso che il pubblico abbia bisogno di avvertire i giocatori vicini, ricordo che la gente veniva fuori dallo stadio per scambiare quattro chiacchiere, in centro ti fermavano. Per l'argentino questa è una cosa bella, è anche un riconoscimento personale".

SERIE C -"È difficile capire cosa è mancato negli ultimi anni, tutto parte dalla società. Le cose non si fanno a caso, è fondamentale far funzionare tutto per bene perché il calciatore in quel caso lavora meglio. Negli anni passati si è sempre andati vicini ma si vedeva che mancava qualcosa, ora può essere l'anno buono. Io in C ci ho giocato tantissimi anni fa, era una C diversa dove si giocava bene e c'erano calciatori importanti. Però per me era più semplice giocare in B e A, perché è vero che giochi contro gente più forte, ma il calcio è meno fisico e hai più spazi. Però il Bari ha la squadra per far bene", ha concluso.

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