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Bari, Galano: “Subito la Serie B, poi la A. Pescara? Non mi abbasso al loro livello”

Bari

Le dichiarazioni rilasciate da Cristian Galano, approdato alla corte di Michele Mignani lo scorso 31 gennaio

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"Il mio sogno è quello dei tifosi biancorossi. Raggiungere subito la B e, poi, quel che non sono mai riuscito ad acciuffare, la A". Lo ha detto Cristian Galano, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Lo scorso 31 gennaio, l'esperto attaccante classe 1991 ha scelto di lasciare Pescara ed approdare al Bari, alla corte di Michele Mignani. Un trasferimento a titolo temporaneo, con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. Per lui è la quarta volta in biancorosso.

"Sono più maturo, cresciuto umanamente e sul piano calcistico. E da qualche settimana c’è Ivan, mio figlio. Un’emozione indescrivibile. Un motivo in più per far bene. Una ragione in più per tornare a Bari. La mia compagna, Giorgia, è barese. Negli ultimi giorni di mercato, appena saputo che mi voleva il Bari, non ci ho pensato un istante. Spinto dall’amore per la maglia e per la piazza. Un onore per me. Speriamo che questo sia l’anno buono per vincere", sono state le sue parole.

IL RITORNO -"Messina? Cinquemila persone si perdono al San Nicola. In verità non abbiamo percepito sul campo il calore di sempre. Con una cornice diversa, ci sarebbe stata una spinta in più. So che cosa possono dare i nostri tifosi. Il Bari è in testa, con loro accanto saremo più forti. Qualche tifoso non la prese bene quando ho lasciato Bari? Che cosa avrei dovuto fare? Normale a 26 anni desiderare qualcosa di ambizioso, piuttosto che ripartire dalla Serie D, ma non sono mai scappato da Bari", ha proseguito Galano.

IL GOL -"Sono consapevole di essere arrivato in una squadra molto forte che ha fatto grandi cose. Posso giocare dovunque, lì davanti. Mica devo partire per forza da esterno. Sono a disposizione, deciso a dare tutto per il Bari. Non ci metto molto a ritrovare la condizione ottimale. Lo sapete, per rendere al meglio ho bisogno di giocare. Il gol? Se arrivasse, mi darebbe la fiducia di cui avverto la necessità. Non segno dall’estate scorsa, in coppa. Ma quanto ho giocato nel frattempo?".

PESCARA -"Non voglio tirare in ballo la sfortuna. Mi è stata negata la continuità. Forse non sono stato seguito dalla gente giusta, né aiutato a fare il salto di qualità. Ora devo cercarlo con il Bari. Mi basta poco, ritrovare il ritmo partita, per tornare quello dei giorni migliori. Anche perché a Pescara ho giocato poco. Avrei voluto andar via l’estate scorsa, ma mi hanno bloccato. E poi è finita ugualmente. Sono stato bene in Abruzzo, ma in due anni pesanti. Auteri? Tante cose non sono girate, da subito. Preferisco non parlare degli altri, anche se di recente a Pescara si è parlato molto di me... ma non mi abbasso al loro livello", ha concluso.

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