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Verona-Spezia, Juric: “Sbagliato cose non da Serie A, c’è rabbia. Salcedo? Un talento puro”

Verona-Spezia, Juric: “Sbagliato cose non da Serie A, c’è rabbia. Salcedo? Un talento puro”

Le parole del tecnico degli scaligeri, Ivan Juric, a margine del pareggio maturato contro lo Spezia

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Il Verona frena al "Bentegodi".

Dividono la posta in palio Verona e Spezia, affrontatesi questo pomeriggio al "Bentegodi", nella trentaquattresima giornata di Serie A. Una gara decisa dalle reti di Salcedo e Saponara, e analizzata al triplice fischio dal tecnico degli scaligeri, Ivan Juric, intervenuto ai microfoni di "Sky Sport".

Abbiamo sbagliato tecnicamente cose non da Serie A, facendo errori tecnici gravi che in A non si possono vedere. Abbiamo creato tante occasioni e dovevamo solo gestire, avevamo ripartenze e altro, abbiamo regalato. Sono arrabbiato, non esiste fare questi errori”.

Juric si è poi soffermato sulla crescita di Salcedo: "L’ho fatto debuttare a 15 anni a Genova, ha avuto alti e bassi ma è un 2001. Se resta lucido e lavora così può diventare un ottimo giocatore. Non è una prima punta e nemmeno una seconda, oggi ha segnato, preso un palo, ha qualcosa di diverso rispetto agli altri. Mi stuzzica molto, se gioca così ha 10-15 gol. Ci credo molto, è un 2001 come Ilic, che oggi è entrato malissimo dopo aver fatto benissimo a San Siro, non solo sul gol, ha fatto 6-7 errori che normalmente non si fanno. Ma ha 19 anni, non aveva mai giocato prima, sei all’Hellas e sopporti e vai avanti così. Salcedo bene, deve crescere ma c'è molto di particolare, ha un po’ tutto, è un talento puro, ce l’ha dentro”.

Infine, il tecnico ha fatto un parallelismo tra il Verona di oggi e quello della scorsa stagione: “Io penso che quest’anno abbiamo fatto di più dell’anno scorso, devo essere sincero perchè ho avuto più problemi. L’anno scorso erano più forti, quest’anno abbiamo cambiato tantissimo. Magnani ora comincia ad essere interessante, ma durante l’anno ha avuto alti e bassi. Perdere Pessina, Borini, Verre, Amrabat, Kumbulla, Rrahmani, con anche Pazzini ed Empereur che davano una mano. Qualcuno come Zaccagni e Faraoni han fatto meglio, ma la nostra idea è rimanere nella parte sinistra della classifica. C'è un lavoro fatto bene, sono strafelice e stra contento”.