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Udinese, Lucca: “Palermo e Pisa, la troppa attenzione l’ho subita. L’Ajax una scuola”

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Lorenzo Lucca si racconta dopo un'annata formativa all'Ajax e con le attenzioni rivolte anche verso la nuova avventura all'Udinese.
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Lorenzo Lucca, attaccante ex Palermo, di rientro al Pisa dopo l'esperienza all'Ajax, è stato recentemente ufficializzato dall'Udinese. Il centravanti classe 2000 ha rilasciato un'intervista alle colonne de La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulla sua storia recente e partendo dagli exploit proprio con i rosanero ed i nerazzurri:

"Quella troppa attenzione un po’ l’ho subita. Col Pisa nella gara contro il Pordenone il ct Roberto Mancini venne a vedermi.

Dopo un grande inizio a Pisa (6 gol) ho avuto nuovamente fastidi al menisco, ho giocato con le infiltrazioni. Per due mesi ho sofferto. E mi sono fermato".

L'esperienza all'Ajax - "Mi porto dietro tanto. Ci sono quindici campi. L’Ajax è una scuola calcio per grandi. Lavori per migliorarti: stop e controllo, muro, tutto. Sono migliorato dal punto di vista della concentrazione. La società ti dà tutto, anche la Mercedes. Le maglie, però no. Non tante. Ne ho comprate 100. L’impatto ambientale non è semplice, i ritiri pre-gara non esistono. C’è più elasticità. Ma gli olandesi parlano solo tra di loro nella propria lingua. Io ho legato con Rulli, Ocampos, Alvarez. Stavo con loro. Li sento ancora. Sì è vero, a un certo punto sono finito nella seconda squadra, penso che quando c’è stato il cambio di allenatore siano stati preferiti gli olandesi. Perché quando sono stato chiamato in causa ho risposto e bene: Gol e assist. Parlavo con Huntelaar (dirigente lì) e mi diceva di stare sereno".

Nuova chance all'Udinese in Serie A - "E’ la mia grande occasione. Non vedo l’ora. la A è un sogno che hai da bambino. Credo di aver preso la decisione giusta. Posso crescere tanto. Il colpo di testa è il mio pezzo forte".

Il giocatore che vuole incontrare - "Bonucci. Ha il mio stesso percorso, ha fatto la gavetta".

Perché calcio e non basket visti gli oltre due metri d'altezza - "Mai pensato al basket, giocavo a tennis con una bella battuta e ora sono forte a padel. Ho i campi sotto casa a Torino. Ma il calcio prevale. Anzi, segni il nome di mio fratello Riccardo. Ha 16 anni è attaccante del Volpiano è alto 1,91 e lo guardano già in tanti".

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