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Tommasi: “Totti? Per 10 anni ho corso per lui, gli ho permesso di giocare fino a 40 anni”

Le parole dell'ex centrocampista, oggi presidente dell'AIC, sui sul passato in giallorosso

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Damiano Tommasi ricorda la sua esperienza alla Roma.

Un passato con la maglia giallorossa e un presente da presidente dell'Associazione Italiana Calciatori. Stiamo parlando di Damiano Tommasi, ex centrocampista - tra le altre - della Roma. A ricordare l'esperienza capitolina durante la sua lunga intervista concessa ai microfoni di "Radio2 Social Club" è lo stesso numero uno dell'AIC, espressosi inoltre sul complicato momento vissuto dal calcio.

"Viviamo in una società in cui l’informazione calcistica e sportiva vive quotidianamente, quindi ora si devono riempire le pagine parlando della speranza di tornare a giocare. Ora tutti i campionati europei si stanno limitando a dire che non si riparte prima di una certa data, anche perché il calcio è a valle di una serie di attività che vanno riprese il prima pssibile. Come in passato, decidere a tavolino è molto rischioso dal punto di vista dei ricorsi. L’obiettivo è finire i campionati sul campo, è il modo migliore per i verdetti di tutte le categorie. Il rischio reale è di chiudere qui, resta il fatto che nelle categorie come Lega Pro e dilettanti la sofferenza economica c’è anche nei calciatori e nelle società che rischiano di non iscriversi. Perché parecchi patron sono legati alle aziende private. Cerchiamo di salvare il calcio professionistico".

Tommasi ha inoltre ricordato il suo passato in giallorosso, scherzando un po' sull'ex compagno di squadra Francesco Totti: "Parto da una premessa. Forse uno dei regali più belli che ho fatto alla Roma è aver permesso a Totti di giocare fino a 40 anni, visto che per 10 anni ho corso per lui (ride, ndr). A ognuno il suo, io dovevo correre e lui faceva altro. La partita che ricordo con più emozione è quando ho fatto il gol al rientro dall’infortunio, dopo poco più di 1 minuti. Era una cosa a cui non ero abituato, il gol. Sono stati i due minuti più emozionanti della mia carriera".