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Serie A, Salvini sulla ripresa: “Tifo Milan, tornerò a soffrire. Troppi pregiudizi sul calcio”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso la sua opinione in merito alla ripartenza ufficiale del campionato di Serie A

Mediagol52

La Serie A riparte ufficialmente.

Nella giornata odierna è arrivata la notizia che tutta Italia stava aspettando da quasi tre mesi: il Governo italiano ha annunciato la ripresa ufficiale della Serie A e della Serie B, che riprenderanno rispettivamente il 20 e il 26 giugno.

A commentare tale notizia è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ai microfoni di Telelombardia ha manifestato la sua gioia per la riprese del campionato: "Sono contento per la Serie A ma non da milanista perché si riprenderà a soffrire: il calcio professionistico aiuta sport e calcio minore. Sentivo qualche presidente, l’importante che ci siano regole rispettabili. Se una persona su 100 positiva, isolare tutta la squadra vorrebbe dire fermarsi di nuovo subito. I tedeschi non sono faciloni o masochisti. L’hanno tirata lunga perché ci sono pregiudizi contro il calcio. Come se dire no al calcio risolvesse altri problemi".

Sulla possibilità di trasmettere le parole in chiaro: "Ci sono contratti firmati. Se uno fa il Ministro non deve parlare di volontà ma trovare soluzioni. Ci sono 300 milioni di euro di diritti che fanno quadrare i bilanci. Non credo che il Governo possa permettersi di spendere queste cifre per garantire le partite in chiaro. È stato difficile spiegare la posizione di chi lavoro attorno al calcio e di chi prende 1000 euro al mese e fa il doppio lavoro. Il calcio è un’industria da 4 miliardi che dà lavoro a migliaia di persone a 800 euro al mese. Non è stato un danno per Ibra o Ronaldo, ma per tutti questi lavoratori".

Infine, Salvini ha preso in considerazione l'ipotesi di far rientrare i tifosi sugli spalti: "In sicurezza perché la salute viene prima di tutto, a distanza e il prima possibile. Lo stadio vuoto è come un cinema o teatro senza spettatori. Se i dati sanitari saranno sotto controllo e il popolo italiano confermerà di essere un popolo eccezionale, credo si possa arrivare alla normalità il prima possibile".