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Serie A, l’analisi di Cagni: “Ibrahimovic un vantaggio per il Milan, quattro squadre per lo scudetto”

Lo storico allenatore ha parlato dell'attuale situazione del campionato, dal ritorno di Ibrahimovic al duello infinito tra Inter e Juventus

Mediagol52

L'analisi di Gigi Cagni.

La Serie A sta per ritornare dopo la pausa per le vacanze natalizie, e da questo momento in poi ci sarà un vero e proprio tour de force fino alla fine del campionato, con i top club che si stanno rinforzando nel corso dell'attuale sessione di calciomercato per tentare di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Tra questi vi è il Milan, che con il grandissimo ritorno di Zlatan Ibrahimovic vuole ritornare a vincere con continuità per risalire in fretta la classifica: "Ibra è importante, ci sono dei giocatori che quando si muovono è perché vogliono far bene e non figuracce" - ha detto Gigi Cagni ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione Maracanà - "Sarà solo un vantaggio per il Milan. Devono stare attenti le prime tre settimane dal punto di vista fisico, lui ha voglia ma lo staff di Pioli sa cosa fare. Dovranno gestirlo nel modo giusto".

La prossima giornata di campionato sarà caratterizzata dal big match tra il Napoli e l'Inter, che vuole continuare a vincere per continuare il testa a testa con la Juventus per il primo posto in classifica: "Il Napoli non deve perdere, ci sono distanze enormi tra le due squadre. Gattuso è in una situazione non facile da gestire, spero ci riesca. Conte arriva con tutta la carica che ha addosso. Sarà una partita non facile per l'Inter ma molto difficile per il Napoli. Scommetterei sull'Inter. Mi ha stupito la mancanza di personalità del Napoli. E se non ce l'hai, non vai lontano. Koulibaly pensavo fosse un giocatore diverso, capace di comandare la difesa. Ora diventa un anno di transizione, per poi ricostruire tutto. La Lazio insegna, ci vogliono tre anni per ricostruire e ripartire. Scudetto? Sono quattro che se la giocano. Per la Lazio è l'anno della verità. Sarà una bella lotta, con la Lazio avvantaggiata perché non ha coppe rispetto alle altre".

bianconeri non sono ancora riusciti ad assimilare la filosofia di gioco di Maurizio Sarri, che è stato battuto due volte proprio dalla Lazio anche in finale di Supercoppa italiana: "Leggo di problemi di adattamento dei giocatori al gioco. Ma per esempio Smalling da dove viene? Ha capito tutto subito? E' un fenomeno? Il calcio è semplice, non ci sono scienziati. C'è da adattarsi alle qualità dei giocatori. Pogba? Se sta bene sì. Ma per me non sta bene, per questo deve essere operato. Quello visto a Manchester non è il vero Pogba. Quello visto alla Juve era unico. Certo, dovessi scegliere e investire certe cifre, sceglierei Milinkovic Savic".

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