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Serie A, Gillet: “Per lo scudetto Juventus, Lazio e Inter. Buffon giocherà fino a 70 anni”

AMSTERDAM, NETHERLANDS - SEPTEMBER 29:  Goalkeeper Jean-François Gillet of Standard Liege in action during the UEFA Europa League group G match between AFC Ajax and  R. Standard de Liege at the Amsterdam Arena on September 29, 2016 in Amsterdam, Netherlands.  (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

L'ex portiere del Bari ha espresso la sua opinione in merito alla stagione nerazzurra e al lavoro svolto dal tecnico Antonio Conte

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Il pensiero di Jean François Gillet.

Dopo una lunghissima carriera trascorsa in Italia tra Serie B Serie A, il portiere francese ha deciso nel 2016 di trasferirsi in Belgio per vestire la maglia dello Standard Liegi per chiudere la sua avventura da calciatore professionista nella stessa squadra con cui aveva mosso i primi passi ben 24 anni fa.

Durante un'intervista rilasciata ai microfoni di Tuttomercatoweb, l'ex Bari ha raccontato come il Belgio sta vivendo il periodo di quarantena per l'emergenza Coronavirus, diffusasi da settimane in tutto il mondo: "Rispetto all'Italia qui possiamo uscire e andare correre per un'ora a patto che non ci si fermi sulle panchine. Il lockdown è stato allungato fino al tre maggio ma si prova a tenersi in forma. Per la ripresa del campionato in Italia la vedo dura. E' vero che si tenta di portare a termine la stagione anche per evitare perdite economiche, però mi sembra difficile. Tra l'altro l'Italia è stato il primo paese europeo ad essere colpito duramente dal virus. In Belgio ad esempio abbiamo avuto più tempo per prepararci".

Gillet ha raggiunto il massimo rendimento sotto la guida tecnica di Antonio Conte, con cui ha conquistato la promozione in Serie A al termine della stagione 2007/2008: "Conte è un gran lavoratore, ovunque ha fatto bene. A Bari capii subito che sarebbe diventato un ottimo tecnico. Maniacale ed intenditore di calcio, sa parlare alla squadra. Fa i discorsi giusti ed è difficile muovergli da questo punto di vista un solo appunto. Anche all'Inter si vede la sua mano. Lotta scudetto? Non ci sono soltanto JuventusLazio, c'è anche l'Inter, ancora può dire la sua. Ed è positiva questa novità visto che negli ultimi tempi la Juve vinceva con molte giornate d'anticipo".

Durante i tanti anni trascorsi in Italia, l'estremo difensore belga ha giocato con e contro grandissimi campioni, conoscendo tantissimi portieri di alto livello come Gianluigi Buffon: "Ho parlato con Proto e mi ha detto che Strakosha è tanta roba... E poi ci sono i soliti Handanovic, Szczesny. Buffon ce la farà ancora anche a 70 anni. E poi mi piace Silvestri, protagonista di un'ottima annata col Verona. Cassano il più grande talento, per forza naturale, protezione della palla. Non dimentico Diamanti, Cerci, Immobile, Bonucci, Ranocchia. Per non parlare della Nazionale. Mertens, Hazard".